Casalino crisi Renzi – Il leader Matteo Renzi voleva che Rocco Casalino fosse fuori. Il portavoce del premier sembra valere molto più dello stesso Conte, al punto di trovarsi al centro della crisi di Governo. Il Presidente del Consiglio, tuttavia, non ha accettato la richiesta avanzata da Italia Viva.
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Casalino crisi Renzi: il ruolo del portavoce di Giuseppe Conte


Casalino crisi Renzi – Nella giornata di ieri, Matteo Renzi ha presentato le dimissioni delle due ministre di Italia Viva. All’interno della lista di richieste avanzate al premier per evitare una rottura irreversibile, era presente anche una riguardante le dimissioni del portavoce. Quello attuale, ombra di Giuseppe Conte, è Rocco Casalino. La sua è una vera e propria figura centrale nell’esecutivo. Come riportato ne “Il Foglio”, a Palazzo Chigi ritengono che Casalino valga, da solo, “mezzo governo”.
Non un semplice portavoce, ma una vera e propria mente organizzativa e calcolatrice: ecco cosa rappresenta Rocco alle spalle del premier Conte. Non si tratta di una figura posta ai margini di una recita, ma di un protagonista. Matteo Renzi lo voleva fuori proprio per poter spezzare, all’origine, la mente che muove i fili del Presidente del Consiglio. Giuseppe Conte, tuttavia, non ha accettato la proposta avanzata da Italia Viva.
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Casalino crisi Renzi: “la democrazia non si ferma in nome del virus”


Casalino crisi Renzi – Nella conferenza stampa di ieri, Matteo Renzi ha posto le condizioni di Italia Viva per l’esecutivo. In tanti lo hanno accusato per aver messo il Governo in una situazione “scomoda” in piena pandemia Covid. Le parole del leader hanno fatto appello all’importanza della democrazia: “non si ferma in nome del virus!”.
Subito dopo, Bellanova ha criticato l’operato di Conte negli ultimi mesi. “Un governo non si tiene in piedi per decidere se devi chiudere il sabato, o se fare il coprifuoco. Ti devi porre il problema di come programmare la riapertura, di come ripartire”, ha dichiarato l’ex-ministra.