Per la storica sede di Casapound, occupata a Roma ben 17 anni fa in via Napoleone III, arriva l’ordine di sgombero. Un tweet del viceministro dell’economia e delle Finanze Laura Castelli, non lascia più ombra di dubbio: Casapound deve lasciare lo stabile. Una notizia che inorgoglisce la sindaca di Roma che, con poche parole, commenta richiamando alla giustizia e alla legalità.
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Casapound, a Roma si muovono i passi per ristabilire la legalità
La decisione arriva a seguito di due lettere inviate dalla sindaca al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, e al ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Lettera in cui si sollecitava lo sgombero sia alla sede storica sia a quella posta a Ostia. Quest’ultima situata in un complesso edilizio in via Baleniere gestita da un’associazione spalleggiata da Casapound.
Sede sgomberata?
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Contro la sede di Casapound era già in piedi una procedura di sgombero avviata lo scorso 19 luglio dal Demanio. Del resto, i dati pervenuti dalla Corte dei Conti erano allarmanti. Infatti l’occupazione abusiva ha causato finora allo Stato un danno erariale da oltre 4,5 milioni di euro.