Caserta, giovane pestato, il video finisce sul web. Il parroco: “Cancellatelo”

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Caserta bullismo

Caserta bullismo – Ennesimo caso di bullismo nel casertano. Il video di un ragazzo pestato a sangue diventa virale. Partono le indagini mentre l’aggressione fa il giro di tutti i social. Il parroco della zona, Giuseppe Di Bernardo, chiede la rimozione del video. Allertata, dal consigliere comunale Emilio Borrelli, anche la polizia postale.

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Caserta bullismo: il video diventa virale

Caserta bullismoUrla, botte e incitamento fanno da sfondo a immagini di violenza tra giovanissimi. L’episodio, avvenuto nel casertano precisamente in piazza della Repubblica, è stato filmato e postato sul web. Dal video è palese che i ragazzi siano minorenni, ma la ferocia è imparagonabile. Un vero e proprio pestaggio interrotto solo da una vocina labile di una ragazza che chiede di smetterla. Un “ja raga” che porta il piccolo aggressore a interrompersi e a staccarsi dalla vittima con il volto insanguinato. Le immagini sono adesso nelle mani degli inquirenti, che hanno avviato un’indagine e quasi sicuramente risaliranno ai responsabili ben visibili nel filmato. Il video, invece, gira ancora tra chat e bacheche.

Sul caso è intervenuto anche il parroco della zona, don Giuseppe Di Bernardo. Il prete invita alla non condivisione del video. “Bisogna rispettare il ragazzo aggredito. Non mandiamo la vittima in pasto ai media. La violenza fisica basta già, non facciamo violenza psicologica condividendo il video sui social. Le autorità competenti stanno già facendo il loro lavoro e sono a buon punto“.

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Caserta Bullismo: Campagna Movimento Genitori contro il bullismo

cyberbullismoCome detto prima, gli agenti della polizia stanno esaminando il video. Questo è arrivato, grazie alla segnalazione del consigliere comunale Francesco Emilio Borrelli, anche alla polizia postale. “Ho deciso di inviare le immagini alla polizia postale e alle autorità territoriali per le verifiche del caso“.

Gli atti di violenza gratuita aumentano di giorno in giorno. Il 31 marzo, proprio nella zona in cui si è compiuto il triste episodio, ha fatto tappa il “Movimento Genitori” per trattare proprio l’argomento del bullismo. Questo tema è tanto delicato quanto poco trattato nelle scuole. Tra i ragazzi che hanno subito atti di bullismo, dominano scherzi, insulti, foto e video pubblicati sui social. Ma sempre più spesso il bullismo sfocia in aggressioni violente.