Caso genitori no vax, arriva la decisione del giudice tutelare: accolto il ricorso presentato dall’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Il bambino di 2 anni affetto da una cardiopatia potrà essere sottoposto all’intervento; il giudice ha ritenuto che ci sono le garanzie di assoluta sicurezza nel sangue fornito dall’ospedale, qualsiasi sia la sua provenienza. Pertanto, le obiezioni dei genitori sono state ritenute superabili.
È opportuno, poi, specificare un dettaglio.
Nella giornata di ieri, stando alle prime notizie che erano circolate in rete, si pensava che le preoccupazioni dei genitori fossero legate ai possibili effetti nocivi derivanti dalla trasfusione di sangue dei vaccinati. Il legale della coppia, però, ha specificato che la loro reticenza fosse legata a motivi di carattere religioso.
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Caso genitori no vax: la decisione del giudice
A darne notizia, è stesso l’avvocato dei genitori, Ugo Bertaglia, che ha poi fornito ulteriori precisazioni sulla posizione dei suoi assistiti. Ha puntualizzato, infatti, che i suoi clienti non avevano “mai negato il consenso all’intervento”, cosa che hanno ribadito anche al giudice tutelare che li ha ascoltati in udienza. Il motivo della loro reticenza verso il sangue dei vaccinati ha carattere religioso; pare che la coppia non accetti che al piccolo venga dato sangue di persone vaccinate che utilizzerebbero cellule umane ricavate da feti abortiti volontariamente.
È opportuno ribadire, anche in questa sede, che quest’ultima è una credenza scaturita dalla disinformazione che circola sul vaccino anti-Covid.