Caso Saman, lo zio accusato si difende per la prima volta: “È tutto falso”

0
1357
caso Saman zio, saman abbas padre
Fonte: "Chi l'ha visto?"

Caso Saman zio accusato parla per la prima volta nel tribunale a Parigi dove si sta tenendo l’udienza contro di lui. L’uomo rifiuta l’estradizione in Italia. Accusato di aver ucciso la nipote, Danish Hasnain nega tutte le accuse nei suoi confronti. 

Ti suggeriamo come approfondimento – Saman Abbas, si cerca la verità in Pakistan: trovato il cugino promesso sposo

Caso Saman zio in tribunale a Parigi 

consiglio di stato, caso Saman zio Si tratta della prima udienza ufficiale in cui l’accusato preside e parla della vicenda. Il tribunale francese dovrà decidere dell’estradizione dell’uomo in Italia, dove verrà nuovamente processato per l’accusa di omicidio volontario. La seconda udienza a Parigi si terrà il prossimo 20 ottobre. Hasnain è stato arrestato a Parigi lo scorso mercoledì. Rintracciato grazie alla collaborazione tra le Forze dell’Ordine di Reggio Emilia e quelle parigine. Dopo l’arresto e il rifiuto dall’uomo a recarsi in Italia, è iniziato il processo in Francia. L’uomo in tribunale ha per la prima volta rilasciato dichiarazioni sull’accaduto. Dopo che il giudice ha letto le accuse a suo carico, Hasnain si è prontamente difeso. “Prendo atto di tutto questo, ma è tutto falso. E’ il padre di Saman che ha detto che era stato lo zio, cioè io. Non capisco come si sia arrivati a questo mandato a livello dell’Interpol.  È la sua parola contro la mia. Nessuno mi ha visto compiere il delitto.”

Ti suggeriamo come approfondimento – Caso Abbas, fidanzato minacciato dalla famiglia di Saman: “Ho paura”

Caso Saman: si cera il cugino latitante 

caso Saman zio, Napoli incidente camion, campania esplosione commissariato,Tragedia funivia Stresa, Concorso Polizia Municipale Bacoli, Veggente tedesco Madeleine McCann, Napoli bambino caduto,Al termine della prima udienza l’avvocato difensore ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti. “Per quanto riguarda la procedura del mandato d’arresto europeo che è stato lanciato dall’Italia, il 20 ottobre dobbiamo sottoporre i nostri argomenti. Bisogna capire se questo mandato europeo è conforme o no al diritto internazionale. Ma anche al diritto europeo che unisce la Francia e l’Italia.” In attesa della seconda udienza intanto il tribunale francese ha chiesto alle autorità italiane maggiori dettagli sul caso. Obbiettivo è anche quello di rintracciare un altro componente della famiglia indagato. Si tratta del cugino Nomanulaq Nomanulaq, attualmente latitante. Sia le autorità francesi che quelle italiane indagano su dei possibili contatti avvenuti tra i due uomini nel corso di questi mesi.