La Cassazione dice no alla trascrizione in Italia dei bimbi con due padri. Ha, infatti, stabilito che le coppie omosessuali che hanno avuto un figlio all’estero nato con la maternità surrogata non possono ottenere nel nostro Paese la trascrizione all’anagrafe dell’atto di figliazione del bambino, riconosciuta nel Paese straniero (Leggi anche – Cyberbullismo e diffamazione: come difendersi dal lato oscuro dei social). In altre parole, senza legami biologici il partner della coppia gay non è genitore del minore nato grazie alla PMA.
Cassazione: i motivi della sentenza
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Il caso specifico da cui è partita la sentenza della Cassazione
La vicenda è partita da una coppia omosessuale. Questa aveva fatto ricorso alla
La Cassazione indica altre vie
La Corte, nonostante il divieto, ha indicato un’altra via per risolvere la delicata questione: “I valori tutelati dal predetto divieto, ritenuti dal legislatore prevalenti sull’interesse del minore, non escludono la possibilità di attribuire rilievo al rapporto genitoriale. Si rimanda al ricorso di altri strumenti giuridici, quali l’adozione in casi particolari, prevista dall’art. 44, della legge n. 184 del 1983”