Castel Sant’Elmo: l’opera d’arte che rivela le bellezze ai non vedenti

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Ph. Pagina Fb Castel Sant'Elmo - Novecento a Napoli

Il meraviglioso paesaggio visibile dall’alto di Castel Sant’Elmo è una bellezza che oggi possono apprezzare davvero tutti. Da qualche anno, grazie a un’importante iniziativa, anche i non vedenti possono godere del panorama mozzafiato del posto. È stato infatti realizzato, lungo le mura del castello, un corrimano di acciaio inox molto speciale. Esso riporta, in scrittura Braille, la descrizione dei luoghi circostanti.

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Castel Sant’Elmo: “Follow the shape” di Paolo Puddu

CastelL’opera permanente si intitola “Follow the shape” ovvero “Segui la forma”. Consente ai non vedenti di toccare con mano e leggere ciò che non possono vedere. Il testo riportato sul corrimano è tratto dal libro “La terra e l’uomo” di Giuseppe De Lorenzo del 1947. L’opera è stata realizzata nel 2017 dall’artista Paolo Puddu. È stata sostenuta dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, con la collaborazione dell’Associazione Amici di Capodimonte. Ha inoltre vinto la quinta edizione del concorso “Un’opera per il castello”.

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L’opera di Castel Sant’Elmo secondo l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Sant’Anastasia

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Giuseppe Fornaro

Per commentare l’iniziativa, abbiamo intervistato Giuseppe Fornaro, Referente Nazionale Ausili e Tecnologie dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti; Consigliere della Sezione Provinciale di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI); e Responsabile del Presidio Zonale UICI della zona vesuviana.

Salve Signor Fornaro e grazie per aver accettato di rilasciare un’intervista per i lettori di Informa Press. Che cosa ne pensa dell’iniziativa del corrimano artistico per non vedenti realizzato al Castel Sant’Elmo?

È una bellissima iniziativa. Siamo stati proprio di recente sul posto a visitare l’opera con un gruppo di ragazzi dell’UICI Sant’Anastasia e Paesi Vesuviani. L’unico problema che tutti hanno riscontrato è che i punti Braille sul corrimano sono troppo distanti tra loro. Quindi si fa un po’ fatica a leggere velocemente. Però con un po’ di attenzione si riesce a seguire tutto quello che c’è scritto, ovvero storie e descrizioni del panorama che c’è di fronte. È una iniziativa particolare e coinvolgente che permette ai non vedenti almeno di immaginare ciò che hanno davanti.

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Iniziative per abbattere le barriere architettoniche e culturali

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Ph. Pagina Fb UICI Sant’Anastasia e Paesi vesuviani

In qualità di presidente dell’UICI, quali ritiene siano gli ambiti, i contesti e le situazioni in cui sono più necessarie iniziative del genere?

Io mi occupo di accessibilità ai siti web e alle applicazioni per l’Unione Italiana Ciechi. Con l’Università di Napoli e con la Apple facciamo incontri ogni anno proprio per consentire ai non vedenti una migliore accessibilità alle app. Spesso abbiamo consigliato di realizzare delle app per permettere loro di visitare luoghi storici e culturali. In generale, però, il territorio vesuviano è ancora troppo pieno di barriere architettoniche.

Noi dell’organizzazione UICI Sant’Anastasia e Paesi Vesuviani cerchiamo di sensibilizzare i vari enti e ci interfacciamo con i Comuni proprio per abbattere queste barriere. Andiamo nelle scuole per spiegare ai ragazzi come aiutare la persona non vedente, ad esempio quando ci sono marciapiedi mal costruiti o strade da attraversare. Facciamo corsi di formazione per insegnanti e assistenti scolastici; insegniamo loro il Braille, la scrittura dei non vedenti, e il Malossi, il modo di comunicare dei sordo-ciechi. Ma soprattutto ci occupiamo di aiutare i non vedenti a raggiungere l’autonomia personale. Insegniamo loro, tra l’altro, l’uso dei nuovi dispositivi tecnologici e anche del bastone bianco. Spesso ci troviamo di fronte a persone che hanno perso la vista da adulte e che si trovano a dover ricominciare tutto da zero. Pertanto hanno bisogno di essere guidate e aiutate a riacquistare la propria indipendenza.

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Indicazioni e consigli utili

CastelChe consigli può dare alle persone che incontrano o assistono i non vedenti?

Innanzitutto bisogna sempre presentarsi, anche se siamo persone che il non vedente conosce. Non è bello che lo si costringa a indovinare chi siamo. E poi bisogna sempre chiedere al non vedente se ha bisogno o meno del nostro aiuto. Perché se si trova in difficoltà, è comunque in grado di dire di cosa ha bisogno e eventualmente di chiedere una mano. Basta semplicemente essere naturali e educati.