In America c’è un nuovo spettro chiamato censura: scuola e istruzione a rischio. Lo zelo genitoriale e le ideologie della destra politica si abbattono sui libri. Da Chiamami col tuo nome a V per Vendetta, fino ai grandi classici come il Buio oltre la siepe. Grandi storie e grandi temi, voci e testimonianze della comunità black e LGBTQI+. L’istruzione degli studenti manipolata da bigottismo e cancel culture. Quando la verità ha smesso di essere insegnamento?
Ti consigliamo come approfondimento – Covid e scuola, addio Dad. Da green pass a mascherine: ecco cosa cambia
Censura a scuola, politica e genitori cancellano alcuni libri dai programmi


In diversi stati americani, per lo più repubblicani, ha iniziato a dilagare una forte ondata di proibizionismo. Questa volta, a differenza degli anni ’20 del secolo scorso, il colpevole non è l’alcol. Dal Missouri al Tennessee, passando per la Virginia, la Pennsylvania fino al Wyoming, Genitori e gruppi politici hanno iniziato a indagare i contenuti dei libri nei programmi scolastici e nelle biblioteche. Tematiche troppo distorcenti, violente e pornografiche spingerebbero a una valutazione dei testi da adottare. Uno dei primi episodi di discussione è avvenuto a Wentzville, in Missouri, durante un consiglio scolastico. L’occhio più azzurro, romanzo di Toni Morrison, prima donna nera a vincere il Nobel nel 1993, ha attirato l’indignazione dei genitori per i contenuti troppo espliciti.
Gruppi conservatori di genitori, come Moms for Liberty, hanno iniziato a promuovere iniziative per bandire alcuni libri dalle scuole. In molti hanno iniziato a condividere petizioni e promuovere questionari online. A dare man forte sono accorsi molti governatori statali. Il governatore del Texas, Greg Abbott, nella sua lotta alla pornografia, ha denunciato due memoir con tematiche LGBTQI+. Iniziativa promossa anche da Henry McMaster, governatore della Carolina del Sud. Mentre in Oklahoma, è stata proposta in Senato una legge che vieti alle biblioteche delle scuole di promuovere e possedere libri incentrati sulla sessualità, sull’identità di genere e sull’orientamento sessuale. Sempre in Texas, invece, i repubblicani volevano riadattare i programmi scolastici cercando di minimizzare i riferimenti alla discriminazione razziale e alle violenze ai danni dei messicani.
Ti consigliamo come approfondimento – Roma, preside ha una relazione con uno studente? L’accusa: “Sesso in un parcheggio”
Quando le storie su carta fanno più paura della realtà in cui viviamo
Nella contea di Spotsylvania, Virginia, una donna ha iniziato ad attaccare due libri: Chiamami col tuo nome, di André Aciman, e 33 Snowfish, di Adam Rapp. Quest’ultimo, in particolare, reputato disturbante per gli atti di violenza, abusi sessuali e pornografia infantile. In Tennessee, al rogo va MAUS, di Art Spiegelman, il primo graphic novel a vincere il Pulitzer. Nudità e oscenità fanno del fumetto un’opera non adatta ai ragazzi. MAUS è una potente opera dedicata alla madre dell’autore, suicida anni dopo l’Olocausto. Una testimonianza dei tempi bui dei lager e della Seconda guerra mondiale. Gender Queer: A Memoir, di Maia Kobabe, fumetto bandito per tematiche sull’identità di genere.
Stessa sorte per Il racconto dell’ancella, di Margaret Atwood, Il buio oltre la siepe, di Harper Lee e Il cacciatore di aquiloni, di Khaled Hosseini. V per Vendetta, di Alan Moore, per i temi distopici. Fino al vaglio delle storie di Rosa Parks e Martin Luther King.
Ti consigliamo come approfondimento – Draghi salva Napoli? Firmato il patto con Manfredi ma è subito polemica
Cancel culture ed effetto Streisand, quali sono le conseguenze della censura?
A maggior ragione, il sesso, la violenza e ancor di più le differenze sociali, di orientamento, di etnia o di pensiero non possono essere censurate. Nonostante le nuove generazioni vivano in una realtà in cui violenza, pornografia, modelli negativi e diseducativi sono proiettati su qualsiasi schermo e attraverso qualsiasi mezzo, l’istruzione diviene sempre il fulcro di manipolazione e obiezione.
È più facile, in questi casi, ricadere nell’effetto Streisand. Ovvero, quanto più si cerca di censurare qualcosa tanto più quel qualcosa verrà ricercato e manifestato. Sarebbe più opportuno lasciare accompagnare l’educazione degli alunni attraverso la spiegazione di quei temi e non privarne l’esperienza. Un pensiero che viene condiviso anche dall’American Library Association. Dal 2019 al 2021 il numero dei libri denunciati è aumentato. Da settembre a novembre 2021 il numero è di 330, quasi il numero complessivo dell’intero 2019, ossia 337. La letteratura americana, come quella europea, è dominata principalmente da autori bianchi, eterosessuali e cis. Cancellare le storie di chi non rientra in queste dannate categorie non fa altre che cancellare la storia del mondo. Poiché la storia di ciascuno di noi non è altro che l’incontro con storie diverse dalla nostra.