Natale è da sempre il periodo più bello dell’anno. Luci, regali e atmosfera di festa non possono che trasmettere felicità. Eppure, proprio in questo periodo così lieto, ci sono tante persone che soffrono di Christmas Blue.
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Christmas Blue: tristezza natalizia
Le città addobbate a festa, la televisione che trasmette spot di famiglie felici, il profumo di dolci, la ressa ai negozi per l’ultimo regalo, quel paradossale “obbligo di essere felici” perché è Natale… Per molte persone il periodo natalizio rappresenta un vero e proprio incubo. Per questo stato di malessere gli psicologi hanno addirittura coniato un’espressione: Christmas Blue, la depressione natalizia. Anche in Italia colpisce milioni di persone.
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Christmas Blue e i danni psicologici della pandemia
Proprio in questi mesi, molte persone hanno perso un familiare o un amico a causa del Covid-19. Molti nonni non ci sono più, molti altri sono in ospedale o da soli, lontano da figli e nipoti. “Adattarsi al cambiamento non è facile né immediato” continua Nardone. “Considerando anche che nell’immaginario di tutti il Natale è tradizione, ripetizione familiare di riti e liturgie centenarie, uno schema impresso nella nostra memoria che resiste alle novità”.
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Christmas Blue: qualche consiglio per affrontarla
Un altro buon consiglio per vincere la depressione natalizia è fare regali sentiti. Non bisogna adempiere a degli obblighi o sdebitarsi con chi ci ha fatto un regalo per primo. Meglio piuttosto dedicare un’attenzione e un pensiero gentile a chi amiamo, senza imposizioni e senza ansia.