Cina Covid: continua il boom di contagi in Oriente, dove la gente è chiusa in casa per tentare di contrastare la nuova ondata. Il Coronavirus variante Omicron sta mettendo in ginocchio non solo Shanghai, ma anche altre città. Si sta attualmente provvedendo alla costruzione di nuovi ospedali temporanei per fornire posti letto per tutti.
Questa tragica situazione va avanti dagli ultimi giorni di marzo. La metropoli di Shanghai è stata serrata al fine di contenere quanto più possibile i contagi da Covid-19. Al principio doveva trattarsi di solo una settimana o poco più di lockdown, ma i dati costringono a misure sempre più strette. Ventimila casi al giorno solo in città, dove la popolazione è costretta a sacrifici su sacrifici. Basti citare la nuova disposizione del governo, che obbliga i malati di Covid-19 ad abbandonare la propria famiglia per non infettarla tutta. Questa regola vale anche per i bambini piccoli i quali, se ammalati, dovranno separarsi dai genitori per curarsi in centri ospedalieri. Le strutture destinate alla sanità aumentano di numero, alcune costruite dal principio, altre allestite temporaneamente, come lo Shanghai New International Expo Center, contenente fino a 15mila posti letto. Sono all’incirca 38mila gli addetti alla sanità giunti da tutta la Cina per combattere il virus.
Ma il nuovo dramma del Covid-19 non resta all’interno dei confini di Shanghai. Si sposta infatti anche più a Sud, nella città di Guangzhou. Il numero dei casi, tuttavia, non raggiunge una quota terrorizzante. Secondo la Commissione Sanitaria Nazionale, nella giornata di ieri sono stati rilevati ventisette tamponi positivi. Nove sono asintomatici. Ma anche questa curva bassa riesce ad allarmare Pechino, che da tempo tenta di portare avanti la strategia ‘Zero Covid‘.
Si sospendono le lezioni in presenza nelle scuole elementari e medie. Gli studenti delle scuole superiori invece continueranno a frequentare le lezioni dal vivo, ma solo negli istituti è garantito l’alloggio e la gestione a circuito chiuso. Lo stop durerà per una settimana – poi si vedrà quale nuova mossa adoperare. Nessun residente è autorizzato a lasciare la città se non strettamente necessario. Per farlo bisognerà effettuare un tampone e rimanere negativi per almeno le quarantotto ore successive.
Le strette misure costringono i residenti delle città più colpite dal virus a non lasciare le proprie abitazioni. Non possono neanche andare a fare la spesa. È per questo motivo che i gruppi di delivery sono sommersi di lavoro. Non si riescono a soddisfare tutte le richieste di cibo. C’è persino chi ordina alle prime luci dell’alba per garantirsi un piatto a tavola. Ciò non fa altro che aumentare la rabbia del popolo. La gente si sfoga sui social media e chiede al governo soluzioni alla portata di tutti.