Cina Taiwan: un altro scenario di cui preoccuparsi? In questi giorni – e soprattutto in queste ore – la questione che sta tenendo banco in Occidente è sicuramente l’invasione della Russia in Ucraina. Tuttavia, un altro scenario che sta destando particolare preoccupazione; sono i rapporti che intercorrono tra Taiwan e la Cina. Rapporti a cui gli Stati Uniti stanno cercando di mettere una “pezza”. In questi termini è stata letta la telefonata tra il segretario di Stato Antony Blinken e il ministro degli Esteri cinese Wang Yi dal governo di Pechino.
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Cina Taiwan, il paragone con la crisi Ucraina
Secondo il quotidiano il segretario di Stato americano avrebbe ribadito la posizione degli Usa, ovvero che non cercano un cambio di regime in Cina; non cercano una nuova guerra fredda e che sono contrari a un’eventuale dichiarazione d’indipendenza di Taiwan.
Telefonata quella di Blinken, quindi, che è stata vista di buon grado da Pechino, soprattutto se si considera l’altra che si è avuta a fine gennaio. In quest’ultima il capo della diplomazia Usa disse che non ci sono stati cambiamenti nella posizione americana sulla “politica dell’Unica Cina”.
I vertici del governo cinese, infine, hanno respinto ogni paragone con la crisi Ucraina. Così, infatti, traspare dal portavoce del ministro degli esteri Hua Chunying:
“Taiwan non è l’Ucraina ed è sempre stata parte inalienabile del territorio cinese. Questo è un fatto storico e giuridico inconfutabile”.
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Cina Taiwan: la strategia degli Stati Uniti
Al momento in realtà la priorità per gli Stati uniti appare essere quella euro-atlantica. Pur essendo chiaro che la sua strategia indo-pacifica ha un obiettivo preciso nella Cina. “Con la situazione ucraina che è sfuggita di mano, gli Usa ovviamente vogliono spingere a Cina in una direzione che non offra troppo sostegno alla Russia. Questa l’ovvia motivazione dell’improvvisa prudenza americana”.