Circumvesuviana Casalnuovo, il bizzarro caso del display rotto
Forse fra le esperienza da fare quando si visita o si vive a Napoli, o anche quando si è semplicemente di passaggio, viaggiare con la Circumvesuviana è una delle più sottovalutate. Spesso si evita questo treno provinciale. La sua storia è ben nota a chi vive nelle terre partenopee. Malfunzionamenti, ritardi, scioperi, treni fatiscenti, stazioni abbandonate. No, non è un’esagerazione. Spesso la Circumvesuviana, con le sue troppe linee – dimenticate -, rassomiglia più a un museo a cielo aperto. Un museo della memoria che fu. O forse, meglio ancora, un museo della memoria di ciò che poteva essere. Eppure, però, tra quei rottami, quei treni dismessi lasciati lì a prender ruggine, quelle stazioni spettrali, sono ormai un luogo della memoria di Napoli e provincia.
C’è qualcosa, in una stazione in particolare, che resta in attesa da ben 28 anni. Non è un passeggero che attende un treno. Per loro 28 anni sono ancora pochi. No, parliamo di un oggetto. Un oggetto che ha smesso di comunicare con i passeggeri, di avvisarli dei treni che non arriveranno. Un oggetto che non ha mai avuto molte parole, se non “TEST OK”. Un positivo messaggio che, però, è rimasto intradotto. La circumvesuviana è un luogo magico, se ci pensiamo. C’è chi l’ha utilizzata per incontrare il primo amore. Chi la utilizza ancora per recarsi a lavoro. Chi, invece, per recarsi a scuola o all’università. Chi per andare a far compere. Chi, magari, per far ritorno a casa, dagli affetti. Tutti, immancabilmente – e letteralmente – attaccati al proprio compagno di viaggio.
Il display del binario 3 della stazione Circumvesuviana Casalnuovo ha assistito a tutto ciò. A nuovi amori. A relazioni finite. A chi voleva tornare a casa al caldo – meglio al fresco, di questi tempi. Chi voleva un abbraccio. Chi aveva fame. Ha visto nascere e finire carriere. Ha assistito al fruire della vita, restando in silenzio, aspettando che qualcuno lo aggiustasse. Tuttavia, da quel 14 luglio 1995, nessuno è mai arrivato a prendersi cura di lui. Nessuno fino a oggi, poco prima di festeggiare i suoi trent’anni.
Circumvesuviana Casalnuovo: una nuova vita per il display del binario 3
Repubblica, insieme alla pagina Instagram “Vesuvianastateofmind”, sono riusciti nel miracolo. Attirare l’attenzione di EAV e compagni. Il display abbandonato della stazione Circumvesuviana Casalnuovo è stato finalmente riparato. Il quotidiano ha denunciato il malfunzionamento dello schermo. Arrugginito, con un vetro danneggiato. Solo due scritte segnava: “CEIND ELETTRONICA” e “TEST OK”. Chissà cosa significasse nella sua lingua sconosciuta ai più. Una data: 14 luglio 1995. L’ultimo giorno in cui quel display ha funzionato. Oggi, dopo ben 28 anni, quel display può tornare a lavorare. Può tornare ad avvisare i suoi amati passeggeri. Tutti quelli che ha visto crescere, lasciare Napoli, tornare a Casalnuovo. Ragazzini, bambini, adulti, qualche anziano. Tutti potranno guardare lo schermo per sapere il ritardo del prossimo treno.
Il display è tornato, sebbene su “Vesuvianastateofmind” c’è anche chi è scontento. Il povero display avrebbe compiuto 30 anni a breve. 30 anni di attese e fatiscenza. Al futuro del display, sperando che duri più di 30 anni, questa volta in funzionamento.