Clima: l’UE corre ai ripari ed emana una nuova legge

La Commissione europea si pone al comando della lotta climatica, garantendo la discussione di nuove leggi ambientali

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La Commissione europea ha presentato una proposta di legge che punta ad abbattere le emissioni entro il 2050. Per la prima volta il dibattito è stato aperto ai gruppi ambientalisti, i quali richiedono però tempi più brevi per risultati immediati. Alla discussione è stata invitata l’attivista svedese Greta Thunberg, simbolo della lotta ai cambiamenti climatici. Il clima è una priorità, per tutti. Bisogna correre ai ripari e predisporre misure in grado di contenere i danni e preservare l’ambiente per le generazioni a venire.

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La Commissione europea presenta la proposta sul clima

climaL’Unione Europea si concentra sul clima e pone l’obiettivo 0 emissioni entro il 2050. La proposta di legge sul clima della Commissione europea prevede una serie di monitoraggi sul comportamento europeo e nazionale nel lungo termine. Un check point è fissato per il 2030, meno lontano rispetto al termine ultimo del 2050. Questo per rendere possibile migliorie lungo il percorso.

Introdurre i gruppi ambientalisti nel dibattito è un modo per creare un’alleanza duratura. Il presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che il testo della legge sul clima è breve e semplice. Impegna gli Stati e le istituzioni ad azioni orientate alla tutela dell’ambiente, vincolando le future legislazioni a inserire obiettivi ambientali. Inoltre, porre il termine al 2050 permette di offrire trasparenza e sicurezza a investitori e autorità pubbliche.

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Il “Patto sul clima” dell’UE

climaIl testo, inoltre, prevede entro settembre una ulteriore proposta di taglio della CO2 per il 2030 e l’aumento di potere per la Commissione in materia di riduzioni di emissioni. Entro il 2021 saranno modificati i regolamenti europei sul clima (riguardanti fonti rinnovabili, emissioni in agricoltura e trasporti, mercato Ets ed efficienza energetica).

La Commissione europea ha proposto una consultazione pubblica per un “patto sul clima“. Ciò per coinvolgere regioni, comunità locali, società civile, scuole, imprese e cittadini.

La legge sul clima dovrà essere esaminata dal Consiglio e dal Parlamento europeo prima di diventare effettiva. L’Italia è tra i dodici Paesi che hanno fatto pressioni alla Commissione per accelerare i tempi, proponendo come termine il 2030.

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Un dibattito aperto

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Greta Thumberg, l’attivista svedese che ha promosso i Fridays for Future, ha attaccato duramente la Commissione europea, facendosi portavoce della delusione dei gruppi ambientalisti, che auspicavano tempi più ristretti e soluzioni nel breve periodo. Sono soprattutto i giovani a chiedere agli adulti un intervento immediato a favore dell’ambiente. Bisogna prendere atto dell’emergenza e reagire adesso.

Il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans ha spiegato che l’Europa è la capogruppo in questa lotta. Ha aggiunto che è soprattutto grazie a Greta e al suo coraggio se oggi l’UE si parla di ambiente. Quest’ultima è lungimirante: il termine fissato al 2050 serve a dare spazio anche a nuove tecnologie contro l’inquinamento. Dopo il dibattito Greta è stata omaggiata con una standing ovation da parte di tutti i presenti.

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