Tra climate change e startup: come cambiano le vacanze del futuro

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Il climate change è un discorso piuttosto complesso e articolato, che investe diversi ambiti della nostra esistenza. Non parliamo solo di ripercussioni dirette su ambiente, temperature e disastri naturali. Il cambiamento climatico modificherà i nostri comportamenti. Le nostre abitudini alimentari, la scelta dei luoghi in cui abitare o da visitare, l’abbigliamento, i mercati e i consumi risentiranno dei nuovi disequilibri ambientali.

Se le temperature cambiano e aumentano, dove andremo in vacanza nei prossimi anni? Se i Paesi caldi diventeranno ancora più caldi, quelli notoriamente più freddi diventeranno più accessibili?

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Climate change: faremo il bagno nei Mari del Nord

Settembre climate changeIl paradosso è che alcune nazioni “beneficeranno” delle temperature in aumento. Nei prossimi 30 anni, infatti, Canada, Russia e Nord Europa saranno le nuove mete per le vacanze al mare. A dirlo è il report Climate risk and response: Physical hazards and socioeconomic impacts del McKinsey Global Institute.

Se fino al 2050 la situazione dovesse rimanere invariata, dovremmo dire addio alle mete turistiche dell’Europa meridionale e del Nordafrica. Le temperature in aumento spingeranno i turisti a migrare verso nord. Potremmo infatti prediligere le coste della Germania, del Belgio e dell’Olanda. Si tratta di paesi ricchi di meraviglie paesaggistiche e architettoniche, ma che nell’immaginario collettivo attualmente non figurano come prime mete per i vacanzieri amanti della tintarella.

Che ne sarà delle splendide spiagge di Spagna e Grecia? Si svuoteranno. Il volume dell’acqua in quelle zone diminuirà del 15%. Inoltre, in molte città il caldo diventerà torrido e insopportabile. Insomma, le prossime brochure proporranno mete inedite e guarderemo con nostalgia alle estati mediterranee.

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Climate change: bye bye Florida!

Settembre ponte OgnissantiChi non ha mai sognato un’estate in Florida? Spiagge enormi, fisici abbronzati, cocktail e festa tutto il giorno: un sogno! Peccato che anche l’assolata costa americana sia vittima del climate change e il suo futuro non sia molto roseo. Le inondazioni – sempre più frequenti – danneggeranno il mercato immobiliare. In base a stime degli anni precedenti, infatti, i danni causati dalle inondazioni potrebbero svalutare le abitazioni dal 15 al 35%.

Il rapporto del Mc Kinsey ha infatti analizzato anche le ripercussioni del cambiamento climatico sul mercato immobiliare e finanziario. I rischi legati a fattori ambientali renderebbero indisponibili i prestiti a lungo termine e potrebbero incidere sui premi delle compagnie assicurative. Un bel danno di immagine per molti Paesi.

Paesi “freddi”: prossime mete di turismo e ottimi rendimenti agricoli

Agricoltura climate changeSe il Nord Europa è il futuro dei vacanzieri estivi, altri Paesi considerati oggi freddi “beneficeranno” del climate change e dei suoi effetti.

La geografia dei rendimenti agricoli potrebbe essere totalmente stravolta. Si ipotizza che in Russia avranno un aumento del 4% entro il 2050. Russia, Germania e Regno Unito saranno più favorevoli all’agricoltura. Diminuirà la siccità e aumenteranno le precipitazioni e le temperature. Anche il Canada si presterà bene a semina e raccolti, aumentando i profitti. Il clima diventerà più mite e permetterà di coltivare grano in abbondanza.

Il climate change ci farà salutare le rigide temperature di queste terre, rassegnandoci al fatto di averne modificato per sempre la natura. Lasceremo che ci accolgano quando il caldo dei nostri Paesi ci porterà a scegliere mete alternative per le nostre vacanze.

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Viaggiare al meglio: 5 consigli dal futuro

Settembre climate changeCome preparare quindi un nuovo viaggio tra climate change e nuove tecnologie? Tra i consigli utili, ci sono cinque regole da non dimenticare mai:

  • Scegliere un viaggio parsimonioso e green: minimalismo e low cost possono essere viste come un’avventura. Rispettare portafogli e ambiente sarebbe un toccasana per il pianeta, e un incentivo a viaggiare. Fortunatamente piattaforme come Hostelworld si trovano facilmente; così la tecnologia aiuta a trovare la soluzione ideale.
  • Viaggi al buio: sono diverse le piattaforme che permettono al viaggiatore di scoprire last minute la destinazione di arrivo. In Italia si sta diffondendo l’italo-spagnola FlyKube.
  • Viaggiare sempre: la concezione di viaggio ha un senso più ampio di quel che crediamo. Spesso basta staccare e disintossicarsi. Insomma appena potete, aprite la mente e fate i bagagli.
  • Simple is better: una soluzione ottima per ridurre lo stress è viaggiare “leggeri”.  L’assistente Bb (Blue Bot) di Klm basato su Google Assistant fornisce suggerimenti personalizzati per semplificare il compito a chi vuole viaggiare, ad esempio.
  • Ospitalità aumentata: Ovvero la tecnologia che semplifica e trasforma i nostri viaggi. Smartphone come chiavi, dispositivi che modificano temperature e luci, esperienze sensoriali immersive, insomma portare il nostro modello di vita in altri luoghi. Per esempio l’hotel Future di Alibaba Flyzoo con un sistema biometrico, permette l’accesso a camere dotate di assistente virtuale. Inoltre le preferenze dei viaggiatori saranno memorizzate e consentiranno esperienze uniche.