Codice della strada: il Governo emana i nuovi emendamenti

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Il Decreto Semplificazioni è legge. Il testo – pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’11 settembre – introduce novità anche riguardo il Codice della strada. Disposizioni più severe per automobilisti e ciclisti, aumento delle zone a traffico limitato e autovelox in città.

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Codice della strada: i nuovi emendamenti 

codice della strada Oltre a un alleggerimento burocratico e agevolazioni fiscali, il decreto semplificazioni prevede l’introduzione emendamenti che modificheranno il Codice della strada. Regole molto più severe per automobilisti e ciclisti. Penalizzati, in particolar modo, coloro che non terranno conto dei limiti di velocità. Ecco le principali novità:

  • Autovelox in città;
  • Zone a traffico limitato in prossimità delle scuole, ove l’entrata e l’uscita di moto e automobili sarà vietata o ridotta;
  • Ausiliari del traffico con più poteri;
  • Possibilità per i netturbini di fare multe. Ciò avverrà nel caso in cui siano presenti automobili parcheggiate davanti ai cassonetti dell’immondizia, che intralciano e/o impediscono la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade;
  • Precedenza ai ciclisti;
  • Doppio senso ciclabile sulle strade con limite di 30 km/h.

È stata invece confermata la proroga sulla revisione. Nel caso in cui l’accertamento dei requisiti di idoneità è fissato entro il 30 settembre, il veicolo potrà circolare fino al 31 dicembre dello stesso anno; nel caso in cui, invece, la revisione scada tra il 1 ottobre e il 31 dicembre, il veicolo potrà circolare fino il 28 febbraio dell’anno successivo.

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Nuove regole per i ciclisti

codice della stradaUn’attenzione particolare è stata rivolta ai ciclisti.

  • Bici contromano. Con ordinanza del sindaco e previa installazione di segnaletica, sulle strade urbane di quartiere e sugli itinerari ciclopedonali, le bici potranno circolare contromano. Il limite massimo per quella strada sarà di 30 km/h;
  • Strada urbana ciclabile. Si tratta di una strada urbana a carreggiata unica, con banchine pavimentate e marciapiedi, in cui non si potrà superare la velocità di 30km/h;
  • Precedenza alle bici su strade urbane o che si immettono nella carreggiata;
  • Nel caso in cui sia necessario sorpassare una bici, nelle strade ciclabili, bisognerà farlo a una velocità molto ridotta;
  • I comuni potranno consentire la circolazione delle biciclette anche su strade riservate ai mezzi del trasporto pubblico;
  • Le biciclette dovranno circolare seguendo un’unica fila se le condizioni lo richiedono.
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Addio a ricorsi e targhe estere

codice della stradaCon la riforma del Codice della strada, non si potrà più fare ricorso al Ministero dei Trasporti. Se in precedenza si poteva fare ricorso entro 60 giorni contro i provvedimenti e le ordinanze dei comuni per la collocazione della segnaletica, ora, saranno i comuni stessi a prendere decisioni in merito.

Anche per le targhe estere la situazione muta completamente. Già alla fine del 2018, le persone residenti in Italia da più di 60 giorni non possono guidare auto con targa estera (senza conducente da parte di un’impresa Ue o See senza sede in Italia oppure in comodato d’uso per rapporto di lavoro o collaborazione con un’impresa Ue o See). Ora, con la mini-riforma, potranno circolare con targa estera:

  • I residenti nel Comune di Campione d’Italia;
  • Il personale civile e militare dipendente da PA in servizio all’estero;
  • I lavoratori frontalieri;
  • I residenti in Italia che prestano lavoro in un’impresa avente sede in uno stato confinante o limitrofo (con veicolo immatricolato a proprio nome);
  • Il personale delle Forze Armate e di Polizia in servizio all’estero;

Sono esclusi, invece, i veicoli di proprietà di case automobilistiche estere concessi in comodato a imprese italiane per esigenze di prova dei suddetti veicoli.