Concorso docenti 2023: in arrivo bando per 30.000 posti

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Concorso docenti 2023: in arrivo bando per 30.000 posti Inizio scuola regioni:

Il tanto atteso Concorso Straordinario Scuola TER 2023 (chiamato anche più semplicemente Concorso Docenti 2023) è quasi pronto, con il bando di selezione previsto per la fine di settembre. Il concorso straordinario TER rappresenta una possibilità senza precedenti per chiunque abbia, all’atto della partecipazione, almeno tre anni di servizio o 24 crediti formativi nel campo dell’Istruzione. Fermo restando i prerequisiti derivanti dalle specifiche lauree. Ma andiamo a vedere come funziona e cosa dobbiamo aspettarci.

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Concorso docenti 2023: ecco come partecipare

insegnante variante covid

Il Ministero dell’Istruzione sta per mettere a disposizione ben 30.216 posti per il Concorso docenti 2023. I posti disponibili riguarderanno le scuole di ogni ordine e grado e sono suddivisi in:

  • 21101 posti comuni;
  • 9115 posti di sostegno

Come mai avviene un concorso con un numero di posti così corposo? Da una parte per prepararsi al primo megaconcorso della tornata finanziata con i soldi del PNRR; dall’altra parte, invece, si tenta di risolvere il problema del precariato a scuola, che interessa oltre 200.000 (dati ANIEF, per bocca del suo presidente nazionale, Marcello Pacifico).

Tutte le informazioni sulla partecipazione arriveranno col bando. Per ora abbiamo la pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale del 9 Settembre, del Decreto di autorizzazione all’avvio della procedura. Ma diverse cose già le sappiamo, soprattutto sui requisiti e sul come si svolgerà la prova.

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Concorso docenti 2023: requisiti e pprove

Concorso docenti 2023: in arrivo bando per 30.000 posti Inizio scuola regioni:

I requisiti di accesso per partecipare ai posti comuni includono: laurea di accesso alla classe di concorso + abilitazione o diploma per ITP, 3 anni di servizio negli ultimi cinque nella scuola statale (di cui uno specifico per la classe di concorso), o laurea + 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022. Invece, per partecipare ai posti di sostegno, è necessario avere il titolo di specializzazione (anche con riserva in attesa del riconoscimento).

Per quanto riguarda invece le prove, saranno due. Una prova a risposta multipla e una prova orale. Nella prova a risposta multipla, ci saranno 50 domande; tra queste, 10 saranno comuni tra posti comuni e posti di sostegno.

I 40 quesiti per i posti comuni sono così ripartiti:
– 10 quesiti di ambito pedagogico;
– 10 quesiti di ambito psicopedagogico, ivi compresi gli aspetti relativi all’inclusione;
– 20 quesiti di ambito metodologico didattico, ivi compresi gli aspetti relativi alla valutazione;

I 40 quesiti per i posti di sostegno, invece, hanno l’obiettivo di valutare le conoscenze e le competenze dei candidati riguardo ai contenuti e alle procedure per l’inclusione degli alunni con disabilità nell’ambito scolastico.

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Infine, i 10 quesiti della stessa tipologia per i posti comuni e di sostegno sono così ripartiti:
– 5 quesiti a risposta multipla sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue;
– 5 quesiti a risposta multipla sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.

La prova orale invece dovrà mostrare la preparazione sulla materia e la preparazione nella lingua straniera. Per tutti gli altri aggiornamenti sul concorso docenti 2023, continuate a seguirci.

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