Condizionatori regole da rispettare per ridurre la crisi del gas. La stretta riguarda gli edifici pubblici; in caso di infrazioni, le multe saranno salatissime. Il decreto bollette sarà valido a partire da domenica 1° maggio fino al 31 marzo 2023. Non bisognerà superare determinate temperature per ogni stagione, ma sarà concesso un minimo di tolleranza.
Condizionatori regole nuove dal primo maggio: firmato il decreto
Il nostro fabbisogno di gas naturale è strettamente legato a Mosca, che produce il 50% dell’elettricità che consumiamo. Se fino a ora abbiamo dato per scontato la presenza del gas nel nostro Paese, adesso la crisi si fa sentire. E anche un bel po’, ora che la guerra tra Russia e Ucraina non accenna a fermarsi. Il nostro governo sta infatti cercando incessantemente nuove soluzioni per poter sostituire il gas russo. Ecco che si spiega una nota citazione del Premier Mario Draghi, la quale ha causato un’ondata di shock in tutta Italia. “Preferiamo la pace o il condizionatore acceso? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre”, ecco la frase in questione. “Andiamo con l’Ue se ci propone l’embargo sul gas, siamo contenti di seguire. Quello che vogliamo è lo strumento più efficace per la pace. Ci chiediamo se prezzo del gas può essere scambiato con la pace.” A oggi una prima soluzione si è trovata: ridurre al minimo il consumo. È stato stabilito un decreto che avrà validità dal primo maggio; la firma è stata messa da due parlamentari del M5s.
Condizionatori regole restrittive: ecco i parametri da rispettare
L’operazione termostato (così denominato il nuovo emendamento del decreto bollette) avrà inizio il 1° maggio 2022 e scadrà il 31 marzo 2023. In tutti gli edifici pubblici i condizionatori dovranno mantenere una temperatura non inferiore ai 27 gradi. Si tollera al massimo una variazione di due gradi. In inverno, invece, si potrà raggiungere il limite di 19 gradi – anche stavolta con tolleranza di due in più. Chi non rispetterà questi parametri dovrà pagare una multa, il cui costo andrà dai 500 euro ai 3000 euro.
Condizionatori regole e ambiente: un aiuto a placare gli allarmi della Natura?
Imparare a razionare l’uso dei nostri climatizzatori, riuscire a farne a meno, disabituarsi dalla comodità dell’aria fresca in piena estate. Questi sono solo alcuni dei sacrifici necessari affinché l’Italia possa smettere di essere viziata dal gas russo. E, perché no, è anche un’opportunità per placare la crisi ambientale. Meno sprechi, meno emergenze dettate da Madre Natura. Come noto, cresce l’allerta in Antartide. Il livello del mare si è innalzato a causa dell’incessante scioglimento dei ghiacciai, la cui estensione ha quest’anno raggiunto dei livelli minimi storici. A rendere noto questo dato preoccupante è ‘Advances in Atmospheric Sciences‘, ed è oggetto di studio dell’Università cinese Sun Yat-sen e del Laboratorio di Guangdong per la scienza e l’ingegneria marina dell’emisfero Sud.