Congestione: tra definizioni e falsi miti, ecco come combatterla

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La congestione è un intoppo nel sistema digestivo dell’organismo, causato da un eccessivo accumulo di sangue in un organo o in una parte del corpo. Viene spesso associata a un blocco digestivo, che può essere anche fatale. Avviene quando sottoponiamo il nostro corpo a “shock” termici. Questo purtroppo è piuttosto frequente in estate: basti pensare a una bevanda ghiacciata dopo i pasti oppure uno sbalzo di temperatura improvvisa. È bene riconoscerla, perché in alcuni casi devi recarti subito al Pronto soccorso.

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Congestione: ecco i sintomi principali

Congestione

I principali sintomi che di solito possono comparire in caso di congestione digestiva sono:

  • Dolore al torace;
  • Sudorazione fredda;
  • Brividi;
  • Pallore;
  • Pelle d’oca;
  • Sensazione di pesantezza allo stomaco;
  • Bruciore allo stomaco;
  • Crampi all’addome;
  • Mal di stomaco;
  • Stato confusionale;
  • Visione offuscata;
  • Nausea e vomito;
  • Graduale abbassamento della pressione arteriosa fino allo svenimento.

Questi disturbi di solito compaiono in maniera graduale, da quello meno importante al più  serio. Solo raramente, dopo uno ‘shock termico’, come quello che si verifica, ad esempio, tuffandosi in acqua molto fredda durante la digestione, può avvenire una congestione fulminea. Se accade in acqua si rischia anche di morire per annegamento. Anche un improvviso senso di stanchezza è sintomo che il corpo sta affrontando una fase di sovraccarico e quindi in qualche modo cerca di farci capire che ci dobbiamo fermare. Più la congestione è  seria, maggiore è la possibilità di avere dei sintomi come vertigini e la perdita dei sensi.

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Come intervenire con la congestione

CongestioneInnanzitutto, diamo una definizione della congestione. Per “congestione” si intende quel mal di stomaco che si avverte dopo che abbiamo preso freddo. Quindi basterà soltanto riottenere la temperatura iniziale, restando per un po’ a riposo in un ambiente né troppo caldo, né troppo freddo. In pratica, bisogna mettersi all’ombra, ma senza esporsi all’aria condizionata. Successivamente, si deve prevenire la disidratazione, bevendo acqua che non sia stata in frigorifero a sorsi piccoli e ripetuti. Una volta che la temperatura è tornata nella norma, si può anche bere una bevanda calda. È consigliabile bere un tè o una tisana ed evitare il latte, per non far sforzare ulteriormente il nostro apparato digerente.

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Sfatato il mito: non bisogna aspettare tre ore per fare il bagno dopo aver mangiato

CongestioneÈ molto diffuso il mito estivo che ci porta ad aspettare tre ore per fare il bagno dopo aver mangiato. In realtà, ogni individuo ha i suoi tempi, che dipendono da ciò che si mangia e dal metabolismo del individuo. Un pasto abbondante sicuramente richiederà un’attesa maggiore, ma è molto importante saper ascoltare il proprio corpo, valutando la condizione fisica del momento. Un consiglio utile è quello di immergersi in modo graduale, bagnarsi prima i polsi e le tempie, per poi abituare il corpo alla diversa temperatura dell’acqua. L’obiettivo è quello di evitare la causa principale di una congestione, che abbiamo già conosciuto, ovvero lo shock termico.

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