Conti correnti: quali possibilità per i pensionati? Tutto quello che c’è da sapere

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Foto da redattoresociale.it

Il conto corrente (C/C) è uno strumento messo a disposizione dalle banche per il deposito di denaro, una cosa che può rivelarsi molto utile anche per i pensionati. Non c’è effettivamente un unico conto per i lavoratori in pensione ma ci sono, sul mercato, delle proposte che rispecchiano particolarmente le esigenze di questa categoria sociale. A ciò si può aggiungere che il conto corrente gratis per pensionati è contemplato tra le tipologie del conto corrente di base, introdotto dal decreto n. 70 del MEF (30 maggio 2018).

Conti adatti ai pensionati: le esigenze specifiche

Un pensionato che voglia aprire un conto, perché vuole un modo alternativo per l’accredito della pensione e non vuole andare alla posta, è bene che trovi un prodotto in commercio che possa soddisfare le proprie esigenze. Può darsi anche il caso che abbia poca familiarità con Internet e non vuole, per praticità, doversi rivolgere sempre a un figlio o a un nipote per gestire il conto. Diversi istituti bancari hanno messo a punto un conto corrente per pensionati che offre dei servizi pensati appositamente per questa categoria di utenti.  

Un conto dedicato alle esigenze di chi è o sta per andare in pensione può essere una buona idea per una serie di ragioni. Innanzitutto, una pensione oltre i 1.000 euro non può, per legge (articolo 12 del Dl 201/2011), venire elargita in contanti. Deve essere accreditata su uno strumento di deposito, quale un libretto postale o un libretto di risparmio bancario. La cosa migliore è un conto corrente postale o bancario. Sul modulo di domanda di pensionamento, si dovrebbe indicare il metodo di accreditamento prescelto, che chiaramente potrà essere cambiato più avanti.

È obbligatorio per i pensionati aprire un C/C?

Il nucleo della questione sta nel fatto che, in base al Decreto Monti mirante a favorire la modernizzazione degli strumenti di pagamento e a contrastare il riciclaggio, non si può ritirare la pensione in denaro contante sopra i 1.000 euro. Se si ha questa necessità, bisogna munirsi di uno strumento di deposito.

In ogni caso, oltre a quanto previsto dalla legge, ci sono altri fattori da considerare in merito all’apertura di un C/C per la pensione. Pure per chi si mantiene al di sotto della somma oltre cui scatta l’impossibilità di ritirare il contante, vedersi accreditata la propria pensione su un deposito bancario o postale permette di non andare in giro con grosse somme con sé, riducendo il rischio di furti. Si può stare anche più tranquilli dentro casa, poiché si può evitare di tenerci quantità importanti di denaro. In aggiunta a questi vantaggi, si può aggiungere un altro lato positivo, quello della comodità, in quanto si può gestire il proprio conto tramite home banking e mobile banking, se si ha dimestichezza con la tecnologia o se si può delegare una persona di fiducia.

Per quanto riguarda il C/C base per pensionati, nel decreto n. 70 del 30 maggio 2018 (articolo 5) è prevista la possibilità, per chi percepisce una pensione che non va oltre i 18.000 euro, di richiedere un conto base gratuito che fornisca i servizi essenziali, che comprendono sei richieste di elenco movimenti, dodici prelievi all’anno presso lo sportello, prelievi illimitati presso sportelli automatici e sei in altre banche, addebiti illimitati, sei versamenti di contanti e assegni e una carta di debito con rinnovo e sostituzione.

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