Corona calcioscommesse tribunale: il giornalista dichiara di collaborare con la Giustizia e di indagare come la Procura di Torino. Inoltre, Corona chiede di riavere il passaporto per poter dirigersi negli USA dove vorrebbe lavorare.
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Corona calcioscommesse tribunale: parla l’ex paparazzo
Fabrizio Corona oggi 19 dicembre in Tribunale di sorveglianza di Milano al termine dell’udienza di revoca delle misure di prevenzione ha parlato. Corona ha detto: “Ditemi voi se uno dopo 12 anni di guai, 7 anni di galera, 4 di domiciliari si può trovare ancora così lucido. Questo è un dono”. L’ex paparazzo era stato condannato a sette anni di reclusione per danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale per i fatti di marzo 2021. Ai giudici Corona oggi ha detto: “Rivoglio il mio passaporto. Non mi servirebbe per scappare ma per iniziare l’attività che sognavo da una vita. Vorrei lavorare negli Usa e fare documentari”. Poi in aula parla delle notizie sul calcioscommesse: “L’inchiesta sul calcioscommesse l’avete vista? Io sto collaborando con la giustizia. Ho aperto il caso. Sto facendo un lavoro giornalistico di pari passo con la Procura di Torino”.
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Corona calcioscommesse tribunale: le accuse
Il presidente del collegio Maria Gaetana Rispoli gli ha detto: “Bisogna capire, però, come lei diffonde queste notizie”. E lui: “Noi abbiamo le nostre fonti e abbiamo condiviso il lavoro con i pm Torino, abbiamo chiesto a loro se potevamo pubblicare un audio su Zaniolo”. Allora Corona, in protesta con la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano di riportarlo in carcere, ha urlato contro la polizia e spaccato un vetro dell’ambulanza che era arrivata a prenderlo sotto casa per portarlo in ospedale a Monza. Tutto era stato ripreso da un video. Su questi fatti però il giudice ha assolto Fabrizio Corona per oltraggio a pubblico ufficiale (il fatto non costituisce reato) e dall’accusa di tentata evasione dal momento che aveva tentato di uscire dalla finestra dell’ospedale Niguarda dove era ricoverato.