“Ma cosa diavolo abbiamo festeggiato a Capodanno?”. In questi primi quattro mesi del 2020 è stato un po’ il pensiero comune di tantissime persone nel mondo. Sì, perché finora il 2020 può essere considerato certamente un annus horribilis. Coronavirus, eruzioni vulcaniche, guerre e incendi, invasioni di topi e locuste hanno fatto esultare i “catastrofisti”. Insomma, per molti, siamo prossimi alla fine del mondo.
Coronavirus ultimo (?) disastro di un anno… bisestile
È la più grave e quella che ci tocca di più, ma la catastrofe del Coronavirus è solo l’ultima di una serie di disgrazie che questo 2020 ci ha riservato finora. Un anno non particolarmente fortunato dovevamo aspettarcelo. Basti solo pensare che trattasi di anno bisestile. D’altronde, il detto recita “Anno bisesto, anno funesto” e risale agli antichi romani. Infatti per gli antichi tutto ciò che era anomalo e non razionale, pare fosse da considerarsi di cattivo auspicio quindi anche un anno con un giorno in più.
Sfiorata una nuova guerra mondiale
L’anno è iniziato come peggio non poteva. Già nei primi giorni di gennaio il rischio di una guerra tra Usa e Iran è stata molto concreta. Un conflitto che avrebbe determinato conseguenze per l’intero globo. L’eliminazione del generale iraniano Qassem Soleimani, avvenuta per ordine diretto di Donald Trump, per ragioni in buona parte interne in vista delle prossime elezioni presidenziali, ha determinato tensioni mondiali. E i messaggi che provenivano dall’Iran (“Gli Usa la pagheranno cara”) non facevano presagire nulla di buono.
Febbraio è stato il mese degli incendi in Australia. Un inferno di fuoco iniziato già negli ultimi mesi del 2019 ma che ha visto il picco proprio a febbraio 2020. Il 20% delle foreste australiane è andato letteralmente in cenere insieme a tantissime specie animali. Le immagini dei koala che fuggivano dalle fiamme cercando aiuto anche negli esseri umani sono state strazianti.
Coronavirus e alcuni suoi effetti collaterali: topi cannibali!
Che dire dell’ormai celeberrimo Coronavirus? Il virus partito dalla Cina ufficialmente a gennaio arriva in Europa attraverso l’Italia, tra fine febbraio e inizio marzo per poi espandersi anche in America. Un flagello da almeno 200.000 vittime nel mondo che ha cambiato radicalmente il nostro stile di vita e il modo di rapportarci con altre persone.
I lockdown imposti dai governi mondiali hanno reso città e metropoli spettrali. Da un giorno all’altro l’intero pianeta è come se fosse precipitato in un film horror. Lockdown che soprattutto a New York ha sviluppato un effetto collaterale: topi cannibali. Infatti i ratti, resi affamati a causa della carenza di cibo durante l’epidemia del nuovo Coronavirus, si stanno trasformando in cannibali per sopravvivere. Bobby Corrigan, zoologo esperto in roditori, alla NBC News ha dichiarato: “A breve termine, itopi vedranno ridotta la loro popolazione e limiteranno la loro riproduzione.Ma ciò potrebbe portare a una nuova, più forte e intelligente, razza di topi come risultato a lungo termine”.
Dalle locuste all’asteroide fino al Krakatoa
In piena emergenza Coronavirus arriva anche la seconda invasione di cavallette in Africa, venti volte più grave rispetto a quella registrata a inizio anno. Secondo la FAO ben 20,2 milioni di persone nel corno d’Africa, assieme altri 15 milioni di persone nello Yemen hanno bisogno di assistenza per evitare la fame. Per i catastrofisti è soltanto la prima delle “piaghe d’Egitto”.
Se tutto ciò non bastasse, il 29 aprile arriva anche il pericolo asteroide. Per quella data infatti, un asteroide grande quasi quanto l’Everest sfiorerà il nostro pianeta. Si chiama 1998 OR2, dall’anno in cui è stato scoperto. Raggiungerà la massima vicinanza alla Terra e sarà possibile ammirarlo con un telescopio. Ma niente paura. La NASA ha precisato che non ci saranno rischi!
Infine, ma solo per il momento, il 2020 ci “regala” l’eruzione del Krakatoa. Questo vulcano indonesiano nel 1883 scatenò quattro enormi esplosioni di intensità pari a 200 megatoni (13 mila volte l’atomica di Hiroshima). L’ eruzione provocò quello che presumibilmente fu il rumore più forte mai udito sul pianeta in epoca storica. Un boato che sarebbe stato avvertito a quasi 5.000 km di distanza. L’esplosione ridusse in cenere l’isola sulla quale sorgeva il vulcano e scatenò un’onda di maremoto alta 40 metri. Fortunatamente la recente esplosione non ha sortito gli stessi effetti.
In tanti hanno associato questa incredibile combinazione di eventi nefasti a una fine del mondo imminente. Ma almeno per il momento non si prevede nulla di tutto ciò. Eruzioni di vulcani sono all’ordine del giorno. È la Terra che vive ed è in costante mutamento. Di ondate di locuste purtroppo ne è piena la storia e una possibile “trasformazione” dei topi fa parte di un normale e naturale processo evolutivo di specie. Anche le epidemie sembrano cicliche. Basta pensare all’influenza spagnola, a quella asiatica, al vaiolo, alla peste, al colera, all’influenza suina fino ad arrivare all’attuale Covid-19. Che siano di derivazione naturale o frutto di errori di laboratorio, l’uomo ha già combattuto contro diversi virus. Per ciò che riguarda le guerre, tutto è nelle nostre mani. Albert Einstein affermava: “Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi.”