Con l’emergenza Coronavirus, uno degli argomenti più dibattuti, anche dalla comunità scientifica, è l’utilizzo della mascherina. Indispensabile fin dalla prima fase dell’emergenza, reso obbligatorio con il DPCM del 26 aprile su tutto il territorio nazionale, anche all’aperto, questo dispositivo di protezione è diventato più che necessario. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha pubblicato una guida all’uso delle mascherine, indicando anche la differenza tra queste.
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Coronavirus: tipologie di mascherina
- Mascherine chirurgiche – Sono le mascherine a uso medico, sviluppate per essere utilizzate in ambito sanitario, certificate in base alla loro capacità di filtraggio;
- Mascherine di comunità – Non sono soggette a particolari certificazioni. Sono considerate una misura igienica utile a ridurre la diffusione del virus SARS-COV-2. Queste devono garantire una adeguata barriera per naso e bocca. Sono realizzate in materiali multistrato che non devono essere né tossici né allergizzanti né infiammabili e non devono rendere la respirazione difficoltosa.
L’utilizzo della mascherina è obbligatorio per tutti, anche per i bambini dai sei anni in su.
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Mascherine chirurgiche: quali sono le differenze?
- Mascherine filtranti KN95 FFP2 – Hanno la capacità di filtrare il 95% delle particelle con diametro di 2,5 micron;
- Mascherine FFFP3 – Hanno la capacità di filtrare il 98% delle particelle con diametro di 2,5 micron;
- Mascherine KN95 FFP2, FFP3 con valvola di espirazione – dispositivi filtranti dotati di una valvola di espirazione.
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Come indossare correttamente la mascherina
- Lavarsi bene le mani prima di indossarle e dopo averle tolte, avendo cura di toccare solo gli elastici a essa legati;
- Manipolare la mascherina solo tramite elastici o legacci. Nel caso si tocchi la parte esterna è doveroso igienizzare le mani;
- Le mascherine non vanno messe in tasca o poggiate sui mobili.
Le mascherine possono, stando a quanto indicato in un documento dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, essere igienizzate e adagiate su una superficie pulita e disinfettata. Quelle monouso, invece, vanno gettate dopo l’utilizzo. Se il dispositivo presenta danni e non può più garantire un apposito filtro va sostituito.