L’emergenza determinata dal Coronavirus non è solo frutto della contingenza, ma un problema strutturale vecchio di almeno 20-30 anni. Negli ultimi decenni, infatti, la drastica riduzione dei posti letto e del personale medico e infermieristico ha un responsabile ben preciso: le politiche di austerity. Una sanità sacrificata sull’altare degli interessi economici. E alla prima vera emergenza, il sistema sanitario italiano ha inesorabilmente mostrato le sue falle.
Nella difficoltà generale, le regioni hanno cercato di rispondere al meglio. Tuttavia balzano all’occhio due esempi in particolare. Il primo è quello della regione Lombardia: il suo sistema sanitario era considerato da tutti il migliore d’Italia. Anche se la forza del Coronavirus si è abbattuta qui con maggior potenza, è pur vero che le colpe nel gestire l’emergenza sono risultate subito evidenti. Il secondo è il “bistrattato” sistema sanitario campano che è riuscito tra tante difficoltà e senza risalti mediatici a contenere l’epidemia.
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Crollato il mito dell’efficiente sanità lombarda
- A distanza di diverse settimane dalla notizia della comparsa del Coronavirus, quando già si conoscevano le vie di trasmissione, non può ritenersi ammissibile che tra le persone contagiate dal famoso trentottenne di Codogno vi siano degli operatori sanitari che lavoravano nell’ospedale della stessa Codogno. Né può essere considerato “normale” il contagio di pazienti già ricoverati per altri motivi in strutture ospedaliere;
- Le indicazioni rivolte a chi temeva di essere stato infettato di non recarsi al Pronto Soccorso sono arrivate in colpevole ritardo;
- Arrivati in ritardo anche i dispositivi di protezione individuale, che sono poi stati distribuiti con criteri incomprensibili. Un “pasticcio” enorme se si pensa che il primo ordine di mascherine venne fatto, per questioni di ribasso dei prezzi, a una ditta che aveva cessato l’attività, ma era ancora nell’elenco dei fornitori della giunta del Pirellone;
- Le strutture sanitarie pubbliche hanno cancellato tante visite ed esami già prenotati. Non importava se avessero codice d’urgenza o fossero relative a settori non toccati dal virus. In questo modo chi economicamente poteva permetterselo si è rivolto alla sanità privata che ha ulteriormente incrementato i suoi guadagni.
21 milioni di euro per un ospedale con tre pazienti…
La “ciliegina” sulla torta: è strage nei centri per anziani
“Non abbiamo mai imposto né chiesto di mettere pazienti Covid insieme ad altri anziani. Chi oggi lo dice fa qualcosa di ignobile. Qualcuno ci accusa di qualcosa che non abbiamo fatto.“, è la dura reazione sempre di Giulio Gallera.
Ma intanto il nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf di Milano sta effettuando delle acquisizioni di documenti negli uffici della Regione Lombardia nell’inchiesta che vede al centro il Pio Albergo Trivulzio e altre Rsa milanesi per la gestione di ospiti anziani e pazienti nell’emergenza Coronavirus. Come si è mosso il Pirellone nella bufera dell’epidemia? Come l’ha contenuta? È ciò che intendono approfondire i magistrati sull’onda delle denunce di familiari e pazienti morti al Trivulzio. Proprio su questa vicenda c’è da registrare l’ennesima dichiarazione molto contestata di Matteo Salvini. Pochi giorni fa a radio RTL 102.5 ha dichiarato: “Faccio un appello, perchè leggo di perquisizioni in tutta Italia. Possiamo almeno aspettare che l’epidemia sia finita? Che medici e pazienti abbiano finito di morire, prima di mandare ispettori e magistrati in ospedali e case di riposo?“.
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Il rovescio della medaglia: l’esempio della sanità campana


Che la Campania non brillasse per la sua organizzazione della sanità si sapeva, o almeno questo era il sentimento nazional popolare. Ma ancora una volta i campani si sono dimostrati un popolo che nelle difficoltà riesce a dare il meglio. “Testa bassa e pedalare”. Nessuna polemica, tanto lavoro e risultati che stanno arrivando. Il Governatore Vincenzo De Luca ha fatto quello che Fontana, Gallera e Sala non hanno saputo fare.
Risultato? Cittadini campani tra i più disciplinati d’Italia nel rispettare la quarantena. Inoltre stabilite “zone rosse” dove necessario e aiuti concreti agli ospedali. Si lavora senza sosta anche per la fase due: “Stiamo già distribuendo 3 milioni di mascherine perché dal 3-4 maggio l’uso delle mascherine sarà obbligatorio“. Le mascherine (in confezione da due), arriveranno nelle case dei Campani grazie a una intesa con le Poste Italiane.
Eccellenze sanitarie


Il Cotugno di Napoli si è dimostrato fiore all’occhiello a livello mondiale nella battaglia al virus. L’ospedale napoletano è stato protagonista anche di un servizio speciale di Sky News del Regno Unito. “Efficienza e accuratezza. E nessun medico contagiato dal Covid-19. Il tutto grazie all’utilizzo di tute e maschere da fantascienza. Un esempio che dovremmo seguire anche in Gran Bretagna”.
Come non menzionare poi il dott. Paolo Ascierto ,direttore dell’UOC del Pascale? La sua cura è stata adottata in tutti gli ospedali d’Italia; la sperimentazione con il Tocilizumab continua a salvare molte vite. E senza alcun bisogno di protagonismo nei salotti televisivi.
Pochi giorni fa inoltre sono arrivati all‘Ospedale del Mare di Napoli 57 camion partiti da Padova che trasportavano i moduli prefabbricati per il primo ospedale da campo realizzato in Campania. La struttura è stata ultimata il 20 aprile, in soli 20 giorni. 72 nuovi posti letto di terapia intensiva di altissimo livello per pazienti Covid, con inoltre posti letto specializzati, per pazienti cardiopatici, oncologici e dializzati. Una struttura di avanguardia a fianco all’Ospedale del Mare. Alla fine dell’emergenza potrebbe essere utilizzato come centrale 118, con una parte adibita ad asilo nido aziendale. Una sanità che si rafforza nel momento di crisi! Inoltre nei prossimi giorni si formeranno altri 24 posti letto di terapia intensiva al S. Anna di Caserta e altrettanti al Ruggi di Salerno.
Ecco come il Presidente della regione ha annunciato l’apertura dell’ospedale sul suo profilo Facebook ufficiale:
Emergenze contenute anche nelle case per anziani. De Luca spiega: “Fortunatamente da noi non c’è stata una ecatombe di anziani come in Lombardia, ma faremo un controllo ulteriore in case che ospitano anziani, sarà una delle priorità dei prossimi giorni”.
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Sanità: Campania promossa. Ma non tutti sembrano felici
Dichiarazioni simili ci sono state anche da parte di Enrico Mentana e della napoletana Myrta Merlino. I due giornalisti però hanno prontamente poi chiarito. È proprio difficile ammettere che l’Italia delle eccellenze non è solo la Lombardia, vero?
E se in Italia Napoli continua a non essere apprezzata, all’estero invece non mancano gli elogi. Eccone una prova delle lodi alla nostra sanità.