Con la Fase 2, è ufficialmente iniziato il periodo di convivenza con il Coronavirus. Con la riapertura delle attività socio-economiche, tutti ci stiamo preparando ad affrontare una “nuova normalità”. Nonostante l’emergenza non sia cessata, non sono mancati assembramenti e i richiami. Il rischio è ancora troppo alto per tornare a urlare la parola “normalità”.
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Coronavirus, come si presenta il post quarantena?
Proprio per questo, Erin Bromage, professore associato di biologia all’università del Massachusetts di Dartmouth, ha pubblicato un articolo dove spiega quali sono i rischi dell’allentamento delle misure restrittive adottate per contenere la pandemia da Coronavirus. “Comprendo le ragioni economiche dietro la riapertura, ma se non risolviamo l’aspetto biologico, l’economia non migliorerà.” Nell’articolo intitolato ”I rischi: conoscili, evitali”, Bromage cerca di dare un’informazione a 360° su come, dove e come è possibile contrarre il virus.
Come contrarre il virus, le domande di Erin Bromage
- Dove si ammalano le persone?
- Quanto il virus è rilasciato nell’ambiente?
- Qual è il ruolo degli asintomatici?
Secondo il biologo, il virus si contrae maggiormente in casa propria. Se un membro della famiglia contrae il virus, è inevitabile che tutta la famiglia ne sia a sua volta esposta. Secondo diversi studi, per essere infettati, è necessario venire a contatto con piccole dosi del virus. Dunque i luoghi in cui è più possibile contrarre il virus sono i luoghi al chiuso. Ristoranti, supermercati o uffici, sono solo alcuni dei luoghi in cui l’esposizione al virus è più rischiosa.
Il virus può essere rilasciato nell’ambiente in diversi modi:
- Tosse, che rilascia circa 3000 goccioline e le goccioline viaggiano a 50 miglia all’ora;
- In bagno ci sono molte superfici ad alto tocco, maniglie delle porte, rubinetti, porte;
- Respiro, che rilascia 50 – 5000 goccioline, la maggior parte delle quali cade però a terra;
- Parlare, rilascia 200 particelle di virus al minuto.
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Il ruolo degli asintomatici secondo Bromage
Bromage, inoltre, pone nel suo articolo un appello: “Poiché ci è permesso di spostarci più liberamente nelle nostre comunità e di essere in contatto con più persone in più luoghi più regolarmente, i rischi per noi stessi e la nostra famiglia sono significativi. Anche se sei pronto per riaprire e riprendere in mano la tua vita, fai la tua parte. Indossa una maschera per ridurre ciò che rilasci nell’ambiente. Aiuterà tutti, compresi i tuoi interessi”.