Dallo scoppio dell’epidemia in Cina alla pandemia globale, le parole d’ordine sono state quarantena e distanziamento sociale. Gli stati colpiti dal virus hanno infatti predisposto misure ad hoc per contenere i contagi, dichiarando il lockdown delle attività e la quarantena per soggetti malati o potenziali tali, oltre alla necessità di restare a casa per tutti. Ma perché si chiama quarantena? Scopriamolo insieme.
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Origine del termine quarantena
Quarantena deriva da “quarantina” e risale al XIV secolo. Il termine indicava il periodo di tempo di isolamento cui erano sottoposte le navi (e i loro equipaggi) che rientravano a Venezia dalle zone colpite dalla peste nera. Sebbene la pratica di allontanare i soggetti infetti dal resto della popolazione non fosse del tutto sconosciuta, Venezia fu la prima città a dotarsi di leggi e meccanismi di tutela. Nominò tre tutori della Salute Pubblica e costruì un lazzaretto. Altre città, successivamente, seguirono il suo esempio.
Si trattava, appunto, di un periodo lungo 40 giorni, dopo i quali si riteneva che i malati non fossero più infetti. La peste che decimò la popolazione era causata dalle pulci dei topi. Queste ultime non morivano dopo 40 giorni. Il numero però risultò comunque efficace nel contenimento del contagio. Inoltre, era legato a credenze religiose. Infatti, 40 rappresenta:
- I giorni trascorsi da Mosè sul Monte Sinai per ricevere le tavole della legge;
- I giorni di digiuno nel deserto di Gesù;
- I giorni di Quaresima;
- La durata media, in settimane, di una gravidanza.
Altri esempi di quarantena
Si è fatto uso del termine anche durante altre pestilenze, come:
- Sifilide del 1500;
- Febbre gialla spagnola del XIX secolo,
- Colera nel 1831
- Covid-19 nel 2020.
Oggi, la quarantena ha una durata variabile e dipende dal periodo di incubazione della patologia. Per l’attuale emergenza sanitaria i giorni sono 14. Occorre poi distinguere tra:
- Quarantena obbligatoria: imposta dalle autorità con provvedimenti legislativi ad hoc; si è soggetti a stretta sorveglianza e al divieto di spostamenti;
- Quarantena fiduciaria: ai cittadini è chiesto di rimanere in casa ed evitare contatti sociali, di tenere sotto controllo i sintomi (febbre e tosse, in questo caso) e adottare le dovute precauzioni.
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Quarantena nei film
Caso singolare è quello dei film Quarantena e Quarantena 2, due film americani remake di Rec e Rec 2 (spagnoli). I lungometraggi trattano, in chiave horror, di un virus molto pericoloso di origine animale, che costringe le persone contagiate (o chi vi è a contatto) a una spaventosa quarantena. Per fortuna, siamo ben lontani da quel genere di realtà, pur vivendo un momento critico e delicato da cui ci auguriamo di uscire quanto prima.