Covid 19, è rivoluzione: un’ecografia scopre prima del tampone il virus

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Covid 19
Foto dal profilo ufficiale Facebook

È possibile individuare la presenza del Covid 19 nel corpo umano grazie a un’ecografia. La notizia è stata rivelata dal team di ricerca della Città della Salute e della Scienza di Torino – Ospedale Molinette. Lo studio ha dimostrato che attraverso un’ecografia ai polmoni è possibile diagnosticare la presenza del virus. Sarebbe quindi possibile avere una diagnosi ancor prima dei risultati del tampone oro-rinofaringeo.

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Nelle fasi iniziali, il Covid 19 potrebbe sfuggire al tampone

Covid 19Da quando il Covid 19 è entrato a far parte delle nostre vite, abbiamo imparato che il mezzo più efficace per rilevarlo fosse il tampone. Con questo bastoncino, si prelevano dalla gola e dalle narici dei campioni biologici. Questi vengono poi analizzati tramite il test RT-PCR, ovvero “reazione a catena della polimerasi a trascrizione inversa”. Nonostante il tampone abbia un’elevata capacità diagnostica, non è efficace al 100%. Sono molti i falsi negativi, e ciò accade quando l’esame viene effettuato con una carica virale ancora bassa. Da qui è nato lo studio del team di ricerca della Città della Salute e della Scienza di Torino – Ospedale Molinette. È emerso che l’ecografia ai polmoni sia uno strumento efficace per riscontrare la presenza del virus nelle vie aeree basse.

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Covid 19 nei polmoni: il test del team torinese

Covid 19L’efficacia dell’ecografia come mezzo per identificare il Covid 19, è stata testata da un gruppo di scienziati guidati dai professori Enrico Lupia ed Emanuele Pivetta. Il team fa parte della Divisione di Medicina d’Emergenza presso la Città della Salute e della Scienza di Torino. Lo studio è stato condotto insieme alla Sezione di Microbiologia Clinica e del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Torino.

I ricercatori hanno condotto dei test su un gruppo di 228 pazienti che, tra marzo e aprile, hanno manifestato i sintomi della malattia. Il 46,9% di questi pazienti ha presentato un tampone positivo, mentre i restanti sono risultati negativi. Tra questi ultimi, sono stati intercettati 21 pazienti positivi grazie all’utilizzo dell’ecografia polmonare. In questi pazienti, il tampone è risultato positivo solo dopo 72 ore dall’indagine ecografica. Ciò significa che il test molecolare non è riuscito ad individuare la carica virale, nonostante la polmonite fosse già in atto. Ne consegue che, in questo caso, l’ecografia è stato in grado di dare un risultato precoce.

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Ecografia: un’indagine utile per diagnosticare il Covid 19

Covid 19I risultati dello studio “Lung ultrasound for the diagnosis of SARS-CoV-2 pneumonia in the Emergency Department” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica “Annals of Emergency Medicine”. Questa importante scoperta fornisce un valido aiuto per la cura dei pazienti. Laddove vi siano sintomi riconducibili al Covid 19, l’ecografia può:

  • Riconoscere la presenza della malattia prima che si effettui un tampone;
  • Indirizzare un falso negativo verso un percorso di cure adeguate;
  • Aiutare gli ospedali a riconoscere i falsi negativi per prevenire nuovi focolai nelle strutture.

Un altro punto a favore per l’ecografia è dato dall’utilizzo di ecografi portatili, collegabili a uno smartphone. Questi macchinari vengono sviluppati dalla Butterfly Inc. In questo modo, si riducono i tempi di diagnosi e si favoriscono anche i controlli a domicilio per i pazienti impossibilitati ad uscire.