È possibile individuare la presenza del Covid 19 nel corpo umano grazie a un’ecografia. La notizia è stata rivelata dal team di ricerca della Città della Salute e della Scienza di Torino – Ospedale Molinette. Lo studio ha dimostrato che attraverso un’ecografia ai polmoni è possibile diagnosticare la presenza del virus. Sarebbe quindi possibile avere una diagnosi ancor prima dei risultati del tampone oro-rinofaringeo.
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Nelle fasi iniziali, il Covid 19 potrebbe sfuggire al tampone
Da quando il Covid 19 è entrato a far parte delle nostre vite, abbiamo imparato che il mezzo più efficace per rilevarlo fosse il tampone. Con questo bastoncino, si prelevano dalla gola e dalle narici dei campioni biologici. Questi vengono poi analizzati tramite il test RT-PCR, ovvero “reazione a catena della polimerasi a trascrizione inversa”. Nonostante il tampone abbia un’elevata capacità diagnostica, non è efficace al 100%. Sono molti i falsi negativi, e ciò accade quando l’esame viene effettuato con una carica virale ancora bassa. Da qui è nato lo studio del team di ricerca della Città della Salute e della Scienza di Torino – Ospedale Molinette. È emerso che l’ecografia ai polmoni sia uno strumento efficace per riscontrare la presenza del virus nelle vie aeree basse.
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Covid 19 nei polmoni: il test del team torinese
I ricercatori hanno condotto dei test su un gruppo di 228 pazienti che, tra marzo e aprile, hanno manifestato i sintomi della malattia. Il 46,9% di questi pazienti ha presentato un tampone positivo, mentre i restanti sono risultati negativi. Tra questi ultimi, sono stati intercettati 21 pazienti positivi grazie all’utilizzo dell’ecografia polmonare. In questi pazienti, il tampone è risultato positivo solo dopo 72 ore dall’indagine ecografica. Ciò significa che il test molecolare non è riuscito ad individuare la carica virale, nonostante la polmonite fosse già in atto. Ne consegue che, in questo caso, l’ecografia è stato in grado di dare un risultato precoce.
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Ecografia: un’indagine utile per diagnosticare il Covid 19
- Riconoscere la presenza della malattia prima che si effettui un tampone;
- Indirizzare un falso negativo verso un percorso di cure adeguate;
- Aiutare gli ospedali a riconoscere i falsi negativi per prevenire nuovi focolai nelle strutture.
Un altro punto a favore per l’ecografia è dato dall’utilizzo di ecografi portatili, collegabili a uno smartphone. Questi macchinari vengono sviluppati dalla Butterfly Inc. In questo modo, si riducono i tempi di diagnosi e si favoriscono anche i controlli a domicilio per i pazienti impossibilitati ad uscire.