Covid, Israele: è allarme ricoveri tra i vaccinati. In una intervista rilasciata all’emittente Israel Channel 13, il Dr Kobi Haviv, direttore generale dell’Herzog Medical Center di Gerusalemme, ha rivelato ciò che sta accadendo proprio nell’ospedale da lui gestito.
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Covid Israele: vaccinati e malati
Tradotto, significa che la percentuale di persone vaccinate ricoverate per Covid e in condizioni critiche si attesta intorno al 90% se non oltre. Gli effetti del vaccino stanno scemando. Ricordiamo che Israele è stato uno dei primi paesi a cominciare il ciclo vaccinale con Pfizer. Di questi giorni è la notizia della somministrazione della terza dose ai vaccinati over 60 che avevano ricevuto le prime due dosi almeno cinque mesi fa. A quanto si apprende da un report pubblicato dal Ministero della salute israeliano, però, ci sarebbero almeno 14 persone infettate dal virus una settimana dopo aver ricevuto la terza dose di vaccino. Tutto ciò non fa che alimentare dubbi e perplessità.
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Un vaccino al giorno…


Ciò che sta accadendo in Israele potrebbe essere un caso sporadico oppure no. Del resto, sull’efficacia dei vaccini e sugli effetti collaterali è passato troppo poco tempo per poter fare valutazioni definitive. Lo ha ribadito più volte anche Robert Malone, uno dei padri della tecnologia dietro i vaccini a mRna. Perché quindi questo continuo e ridondante invito (velato obbligo) a vaccinarsi? Sicuri che sia l’unica via per fronteggiare il virus? Chi ha delle perplessità può avere delle ragioni plausibili o deve essere per forza definito paranoico e complottista? Domande alle quali ognuno darà la propria risposta. Domande che necessitano però di risposte sincere.