Covid Italia, i casi crescono del 44% . Si passa dalle quasi 15mila infezioni della scorsa settimana alle oltre 20mila di oggi. Il monitoraggio ci parla di un infezione “bassa” ma di un aumento costante dei casi nelle ultime 3 settimane. Il ministero potrebbe varare nuove regole.
Covid Italia: casi in aumento del 44% nell’ultima settimana
Covid Italia. Secondo quanto emerge dal bollettino settimanale del Ministero della Salute e dell’ ISS i casi Covid-19 crescono nell’ultima settimana passando dalle quasi 15mila unità alle oltre 20mila. Aumenta anche l’incidenza del fenomeno che settimana scorsa faceva registrare 24 casi su 100mila abitanti mentre oggi il valore sale a 31 casi per lo stesso numero di persone in esame. Crescono anche i ricoveri, si parla di un aumento del 3% con un totale di 1872 posti letto occupati. Anche le terapie intensive vengono occupate di più rispetto alla settimana passata, si stima una crescita dello 0,6% con 49 persone ricoverate.
In Usa la risalita del numero di infezioni dovuta alla variante Pirola ha portato ad adottare nuovamente le mascherine. L’ombra delle misure anti-contagio dunque si sta pian piano estendendo anche in Europa. In particolar modo l’Italia risulta essere attualmente il secondo paese al mondo per numero di infezioni. Il governo però sembra tranquillo. Il Ministero della Salute ha da poco cambiato le regole su isolamento e autosorveglianza. Nella circolare emessa in merito è specificato che in caso di contagio non sintomatico si consiglia di indossare la mascherina per entrare in contatto con altre persone. Se si presentano sintomi è consigliato restare a casa fino alla scomparsa degli stessi. Insomma regole molto meno stringenti rispetto a quelle a cui eravamo abituati fino a qualche tempo fa ma basteranno a contenere il contagio?
l’Unione Europea autorizza il vaccino “Comirnaty” adatto per le nuove varianti di Covid. L’UE specifica che l’autorizzazione arriva nell’ambito del meccanismo di valutazione accelerata. Consentirà agli stati membri di prepararsi in tempo per le campagne di vaccinazione previste in autunno quando i casi, notoriamente, saranno in salita.