Covid Italia, vaccino Moderna in arrivo le dosi: domani il primo carico

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Covid Italia vaccino Moderna: sono 47 mila le dosi in arrivo. È di 47 mila unità il primo carico di vaccini della causa farmaceutica Moderna destinato all’Italia e arriverà nella giornata di domani. Lo stock giungerà a Roma e sarà consegnato all’Istituto Superiore di Sanità, dove sarà ripartito e distribuito ad alcune Regioni.

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Covid Italia vaccino Moderna: il primo carico è in arrivo

fisioterapista vaccino Covid Italia Vaccino ModernaLe prime dosi della causa farmaceutica Moderna sono in arrivo. Il carico, in arrivo nella giornata di domani, è composto da 47 mila unità. Le 47 mila dosi giungeranno a Roma dove saranno consegnate all’Istituto Superiore di Sanità, dove saranno distribuite ad alcune Regioni.

Ancora non si sa con precisione a quali Regioni sarà distribuito questo primo stock, ma secondo le prime indiscrezioni ad essere prese in considerazioni saranno quelle virtuose. Per chiarezza, tutte quelle che in questa fase riescono a smaltire il vaccino con somministrazioni elevate.

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Non solo gli operatori sanitari, si valutano altre categorie

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Dalla pagina Facebook del ministro Speranza

In attesa del primo stock delle prime dosi di Moderna, in queste ore si discute se ampliare il novero di categorie per questa prima fase di vaccinazione con la dotazione di vaccini Pfizer. Infatti, in questi giorni potrebbero partire le prime somministrazioni agli over 80, per limitarne i decessi e gli ingressi in terapia intensiva. Dopo di loro, i prossimi ad essere vaccinati sarebbero i docenti.

Sulla questione è intervenuto anche il ministro Speranza.
In questa prima fase siamo noi a selezionare le categorie da vaccinare: medici, residenti delle Rsa. Poi partiremo con le persone che hanno più di 80 anni e andremo a scendere. Saranno le strutture del servizio nazionale a chiamare le persone da vaccinare, ma ancora poche sono le categorie selezionate”. Il Ministro della Salute ha tenuto a ricordare, infine, che “l’Italia è il paese più veloce a vaccinare e siamo anche i più rigorosi nelle procedure”.