Covid Napoli assembramenti che destano parecchia preoccupazione. Dal Centro storico fino alle vie più periferiche, la folla non riesce a domarsi. A nulla sono valse le ordinanze del primo cittadino. Gli ospedali sono preoccupati, la zona gialla è stata sottovalutata. Se si continua su questa strada, c’è il rischio di una nuova ondata. Dal Cotugno, il direttore di Malattie infettive: “sembra essere tornati a novembre“.
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Covid Napoli assembramenti, ospedali stremati si teme una nuova ondata

Napoli è una città viva, ma forse anche troppo. Da quando la Regione Campania è in zona gialla, i cittadini sono allo sbaraglio. Ogni fine settimana, e non solo, si registrano numeri allarmanti di persone in assembramento. Non solo movida, non solo luoghi di incontro. Le strade sono invase da fiumi di gente e questo desta l’attenzione degli ospedali. Dal Cotugno arriva un allarme, si è abbassata la guardia e non possiamo permettercelo.
Rodolfo Punzi, direttore del dipartimento di malattie infettive dell’ospedale, si dice preoccupato. “Quando vedo quelle immagini di assembramenti in strada mi sembra di assistere a scene di follia collettiva“. Gli ospedali reggono ancora, ma sembra che l’orologio si riavvolga al mese di novembre. “Gli operatori sono stanchi e sotto una pressione continua. Non riusciremo a reggere nuove ondate.“. Le parole del direttore accompagnano quelle allarmate del governatore campano, tacciato spesso di allarmismo. I positivi si aggirano sempre intorno ai 1500, la regione è al primo posto. Si rischia la zona rossa.
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Covid Napoli assembramenti, la zona gialla non è liberi tutti
Sebbene la popolazione possa domarsi, è chiaro che anche le ordinanze cedono l’ancora. Questo il caso dei provvedimenti di De Magistris. Il primo cittadino firmava un’ordinanza che obbligava la chiusura delle strade in caso di assembramenti. Nulla è valso, né i controlli sono poi realmente avvenuti. Le persone circolano senza sanzioni. La città, come molte altre d’Italia, è stata teatro di violazione delle norme. Gli ospedali sono pieni come le strade e i controllori voltano la faccia?