Crisanti variante Delta infetterà i non vaccinati nel giro di due anni. Questo è quello che ha affermato Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova, nel suo intervento ieri sera a Piazzapulita, su La7. Il virologo ha così commentato la riluttanza del deputato del deputato Emanuele Dessì (ex M5s, ora nel gruppo misto) nei confronti del vaccino.
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Crisanti variante Delta: “Con la variante Delta tutti quelli non vaccinati si infetteranno entro due anni”
Il noto virologo continua e puntualizza:
“Non c’è possibilità di sfuggire a un virus con un tale indice di trasmissibilità se non sei vaccinato. È statistica. Non voglio spaventare nessuno, ma se un virus ha un indice di trasmissibilità intorno a 10 e non ci sono vaccini, vi posso assicurare che si infettano tutte quante le persone in pochissimo tempo. Questo è proprio l’abc dell’epidemiologia. In più c’è anche il long covid. Io resto sempre stupito di fronte a questo atteggiamento: aver più paura del vaccino che del covid. Ma com’è possibile? Abbiamo avuto 150mila morti, un dramma gigantesco che ancora non abbiamo metabolizzato”.
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Sui tamponi e il greenpass


Crisanti variante Delta. Andrea Crisanti, nel suo intervento, si è soffermato e ha smontato senza mezzi termini la tesi di Giorgia Meloni secondo cui i tamponi sono più sicuri del vaccino:
“È una baggianata. Il tampone è una misura provvisoria che ti dice che in quel momento non sei infetto. Potresti, però, infettarti il giorno dopo. Il vaccino, al contrario, fornisce una protezione elevatissima e su grandi numeri ha anche un grossissimo impatto sulla trasmissione”.
Tuttavia, Crisanti tiene a ribadire un concetto, ovvero che con il greenpass non siamo sicuri. Ha così spiegato:
È un provvedimento estemporaneo che di fatto ha l’obiettivo di limitare i contatti tra persone non vaccinate, ma nessuno conosce l’effetto del Green pass sulla trasmissione del virus. Quello che è pericoloso è che i politici dicono che con il Green pass creiamo degli ambienti sicuri. Non c’è nulla di più sbagliato, perché siamo solo leggermente più protetti con il certificato verde, ma non sicuri”.