L’attuale situazione d’emergenza resterà nella storia, oltre che nella memoria di chi la sta vivendo. Sono giorni difficili e durante la quarantena è facile cedere al panico o a sentimenti di impotenza. Ogni giorno, in prima linea negli ospedali, si combatte la feroce lotta al Coronavirus. Professionisti del settore sanitario e volontari della Croce Rossa Italiana lavorano incessantemente, rischiando la propria vita, per aiutare le persone colpite direttamente e indirettamente dal Covid-19.
Vuoi renderti utile e dare il tuo contributo? Ecco cosa puoi fare.
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Croce Rossa Italiana cerca volontari temporanei
Possono partecipare tutti coloro che:
- Sono maggiorenni;
- Godono di un buono stato di salute;
- Hanno cittadinanza italiana, di uno Stato dell’Unione Europea o di uno Stato non comunitario purché in possesso dei dovuti permessi;
- Non hanno maturato condanne, con sentenza passata in giudizio, e non sono stati interdetti dai pubblici uffici;
- Non sono già volontari della Croce Rossa.
Anche i professionisti sanitari, medici, infermieri, psicologici clinici e psicoterapeuti possono diventare volontari temporanei per attività specifiche a domicilio, in ambulatorio e presso le strutture di emergenza.
Cosa può fare un volontario temporaneo?
- Consegna di pacchi alimentari, farmaci e beni di prima necessità alle persone vulnerabili;
- Controllo dei passeggeri in aeroporto;
- Informazione e assistenza presso i desk, le centrali operative, le tende e le strutture di emergenza.
Il servizio, partito dal Comitato di Firenze, è ora disponibile in tutta Italia. Per fare domanda basta compilare il form sul sito volontari.cri.it o chiamare il numero verde 800 – 065510 per essere ricontattati dal Comitato più vicino.
È previsto un corso di formazione online. La durata varia tra i 30 e 120 minuti ed è diviso in moduli obbligatori e non in base all’attività.
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La lettera aperta ai volontari di Francesco Rocca, Presidente della CRI
Il pensiero che ci guida, ossia le nostre idee, siano il faro in questi momenti bui che possiamo e dobbiamo trasformare in una nuova rivoluzione, quella del Tempo della gentilezza. Mi torna ancora una volta in mente il nostro Padre Fondatore che, nelle sue ultime volontà, chiese di essere sepolto in una fossa comune e spiegò il motivo con questa frase: l’uomo è irrilevante e insignificante davanti alle proprie idee. Ci risolleveremo, perché i nostri gesti sono il frutto di queste idee, capaci da quasi due secoli di trasformare la morte in vita”.
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