In Italia, la curva dei contagi è in calo. Piccoli segnali positivi sono stati raccolti nell’ultimo rapporto del Ministero della Salute. L’indice di contagiosità ha toccato il suo picco il 9 novembre ma, in seguito, ha cominciato a rimanere stabile e a scendere leggermente. “È un segnale che mi spinge ad avere un minimo di ottimismo”, ha dichiarato al “Corriere della Sera” Enzo Marinari, professore ordinario di Fisica all’Università “La Sapienza” di Roma. Rimangono, tuttavia, situazioni critiche nella maggior parte delle strutture ospedaliere.
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Nonostante il trend positivo, è ancora presto per l’inversione della curva


Da qualche giorno, la percentuale di positivi sui tamponi effettuati si è stabilizzata intorno al 14,6%. Sebbene questo dato dia segni di speranza, è ancora presto per poter parlare di una inversione di marcia nella curva dei contagi. Fondamentali saranno i dati delle prossime due settimane.
Ad ogni modo, l’indice di contagio rimane molto alto nelle zone rosse (Valle D’Aosta, Piemonte, Trentino, Lombardia, Toscana, Campania e Calabria). In queste regioni, in cui la situazione rimane critica, sono in atto misure di contenimento molto più ferree e rigorose che nel resto d’Italia.
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Curva dei contagi in calo: il Natale è in salvo?
Anche in caso di “allentamento” delle misure, il Natale dovrà comunque essere “prudente e coscienzioso”. Così ha dichiarato dal Ministro degli Affari regionali Francesco Boccia.
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I primi vaccini verso la fine di gennaio 2021
Per quanto riguarda la distribuzione del vaccino, non avverrà su base regionale. Secondo una dichiarazione di Arcuri, “il governo ha deciso che ci sia una centralizzazione del meccanismo”.