Dark web killer ingaggiato da un uomo a Treviso che è stato identificato dalla postale di Roma grazie alla collaborazione con l’Fbi. Il sicario è stato pagato con le criptovalute per poter eseguire il suo compito: quello di uccidere il rivale in amore dell’uomo.
I due ignoti si trovano entrambi sulla parte dell’internet nota per le sua azioni illegali: dal traffico di organi alla prostituzione, alla vendita di armi. Questa volta il servizio di Polizia Postale ha sventato un probabile omicidio. Un uomo si sarebbe messo in contatto con un altro utente che dirige un sito specializzato in omicidi su commissione. L’uomo di Treviso avrebbe chiesto al killer di fare fuori un suo coetaneo che era interessato alla stessa ragazzo che l’uomo voleva conquistare. Grazie alla collaborazione della Polizia Posta e dell’Fbi internazionale l’uomo che ha richiesto l’ingaggio è stato arrestato.
Dark web killer: salvato il 45enne che rischiava di essere ucciso
Tra le conversazioni dei due uomini, la Polizia ha ritrovato le informazioni riguardo all’obbiettivo dell’omicidio. Si tratta di un 45enne di Treviso che è stato avvertito riguardo al pericolo che stava per correre. Le indagini della Polizia hanno anche rintracciato il pagamento in criptovalute che era già stato inviato. La transazione era infatti già partita dal mandante ed era stata riscossa dal sicario. Si presuppone che la fase successiva dell’omicidio fosse imminente. Il 45enne mandante dell’omicidio è stato arrestato, mentre il presunto killer è sotto indagine.
Dark web killer: la Polizia Postale dentro l’internet illegale
Il dark web da sempre è stato una parte intangibile dell’Internet, sia per i normali utenti che per le Forze dell’Ordine. Ma la Polizia Postale ci tiene a sottolineare come azioni investigative come questa indichino una svolta. “Le moderne tecniche investigative utilizzate dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, in particolare quelle per il tracciamento di pagamenti in criptovalute permettono infatti, come in questo caso, di risalire ai titolari dei wallet di criptovalute”.