De Luca sulle misure Covid per Natale: “Stiamo condannando gli anziani!”

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Vincenzo De Luca, dalla sua pagina Facebook ufficiale

In merito alle decisioni prese poche ore fa dal Governo, seguono le dichiarazioni di Vincenzo De Luca Covid Natale, il presidente della regione Campania. Rimane stabile sulle sue parole rilasciate nelle scorse dirette e interviste, criticando l’operato dei ministri e del premier Giuseppe Conte.

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De Luca Covid Natale, la rabbia del presidente

de luca covid nataleL’argomento De Luca Covid Natale potrebbe essere riassunto in un’unica parola: responsabilità. È questa, infatti, la chiave per evitare una probabile terza ondata secondo il presidente della regione Campania. Nelle scorse settimane ha più volte ribadito che, per quest’anno, “Il Natale non esiste” al fine di convincere i cittadini a rinunciare allo shopping, quindi agli affollamenti.

Secondo le disposizioni rilasciate dal Governo, alle famiglie è consentito far visita ai parenti più stretti durante il periodo natalizio. Tutta l’Italia entrerebbe in zona arancione, pertanto, mentre chi è in zona gialla può continuare a spostarsi da un comune all’altro. Ma stando alle parole di Vincenzo De Luca, queste non sono altro che mezze misure. “Non è un atto di generosità, è un atto di idiozia, di irresponsabilità”, ha detto. “Se facciamo venire a casa nelle feste i nostri anziani, nella gran parte dei casi li condanniamo alle terapie intensive a gennaio.

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De Luca Covid Natale, da adottare il modello tedesco

de luca covid nataleMa sul Natale non si è smesso di parlare. Il Presidente della Campania si è mostrato propenso a seguire il modello tedesco adottato per le festività natalizie, ormai prossime. A una settimana dalle feste, la proposta è quella di chiudere interamente l’Italia, da nord a sud, richiamando quello che è stato il lockdown di Pasqua. Questo, secondo lui, è il metodo migliore per scongiurare la terza ondata di Covid-19 prevista per gennaio. Tale discorso è riconducibile alla preoccupazione trapelata durante una scorsa diretta. Questo periodo è soggetto anche al picco di influenze, che potrebbero far degenerare nuovamente l’emergenza sanitaria.