De Luca vs de Magistris: è guerra sulla movida. Qual è l’ordinanza giusta?

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Movida sì, movida no? Ordinanze di De Luca o di de Magistris? Locali aperti fino a tardi o chiusure anticipate? Queste le domande dei cittadini napoletani nelle ultime ore, viste le chiare discordanze tra le ordinanze della Regione Campania e del Comune di Napoli. Arriva infatti la firma definitiva di de Magistris, sindaco di Napoli, sulla nuova ordinanza – che andrà in vigore dall’1 giugno – che prevede l’apertura dei locali fino a tarda notte. D’altra parte, il governatore De Luca ha fissato orari del tutto diversi, seguendo la sua linea restrittiva in questa fase di emergenza. 

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Movida sì: l’ordinanza di de Magistris

De Luca
Il sindaco de Magistris – dalla sua pagina Facebook

Nello specifico, così si legge sull’ordinanza che vuole andare incontro alla movida napoletana: “Ai titolari e ai gestori degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi, degli altri esercizi di produzione artigianale di alimenti e dei chioschi su area pubblica, si ordina di rispettare – ripristinando i classici orari pre-Coronavirus – su tutto il territorio cittadino i seguenti orari di chiusura:

  • 2:30 del giorno successivo, dalla domenica al mercoledì;
  • 3:30 del giorno successivo, dal giovedì al sabato.

Gli orari d’intrattenimento sono validi anche per le aree meno residenziali, con bassa densità abitativa. Inoltre, sarà possibile la vendita di alimenti e bevande al banco, ai tavoli, o per l’asporto. Dalle 24:00 non potranno essere venduti per l’asporto i prodotti in vetro o lattina. Lo stesso limite di orario vale per la vendita per l’asporto delle sostanze alcoliche, a prescindere dalla gradazione.

In aggiunta il provvedimento prevede la riapertura al pubblico di importanti spazi cittadini: l’ippodromo di Agnano; l’ex area Nato; il Real Bosco di Capodimonte; il parco della Villa Floridiana. Sarà possibile accedere alle suddette aree con biciclette, monopattini, e pattini solo sulle aree asfaltate. Il tutto sempre nel rispetto delle norme governative di controllo e prevenzione della diffusione del Covid-19.

Movida no: l’ordinanza di De Luca

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Presidente Vincenzo De Luca

Ecco cosa invece è previsto dall’ordinanza del 29 maggio 2020 del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, circa la più che discussa movida:

  • Divieto di vendita con asporto di tutte le bevande alcoliche dopo le 22:00. Il provvedimento è previsto per tutti i locali commerciali;
  • Dalle ore 22:00 alle ore 6:00 divieto di consumo delle bevande alcoliche negli spazi pubblici;
  • Per chioschi, baretti e tutte le attività di vendita ambulante è prevista la somministrazione di bevande esclusivamente al banco o ai tavoli, a partire dalle 22:00. La chiusura dei suddetti esercizi è fissata per l’1:00. L’apertura è consentita a partire dalle ore 5:00.

Per pub, ristoranti e pizzerie non sono previsti limiti di orari, come nella precedente ordinanza.

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Qual è l’ordinanza giusta?

coronavirus folla gente persone gruppo covid-19 De LucaMa a questo punto, la domanda viene spontanea: quale delle due ordinanze sulla movida sarà quella giusta? Prevarrà il coprifuoco di De Luca o il via libera di de Magistris? Durante l’emergenza Covid il susseguirsi di leggi e normative, prima dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, poi filtrate da regioni e comuni, ha provocato non poche incertezze. In linea di massima, è chiaro che i decreti ministeriali vincono su quelli regionali e comunali. Tuttavia, se da un lato centralismo governativo e regionale devono assicurare una linea precisa da seguire, dall’altro devono coinvolgere e tenere conto degli enti territoriali e comunali. Del resto, un’efficiente coordinazione tra le pubbliche istituzioni è espressione di grande democrazia. Coordinazione che in questo caso, in Campania, sembra del tutto assente.

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