De Luca vaccini: nella consueta diretta social, il governatore fa il punto sulla situazione epidemica in regione. E chiarisce: i vaccini che stiamo usando considerano il virus che circolava l’anno scorso, per questo bisogna integrare con farmaci più recenti.
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De Luca vaccini: la Campania sta resistendo bene alla terza ondata
La conferenza di oggi inizia con il ricordo della giornata mondiale sulla consapevolezza sull’autismo e un richiamo all’attenzione di tutti su una questione troppo spesso lasciata ai margini – definita dal governatore “tragedia che segna la vita di una famiglia”. De Luca accenna poi a un cauto ottimismo: “Siamo in uno stato d’animo diverso. Dobbiamo proiettarci verso il futuro, e pensare come potrà essere la nostra vita fra 2-3 mesi. Sta cominciando il cammino per uscire dal calvario” continua. “A condizione, ovviamente, di non commettere errori e di mantenere il massimo della responsabilità.”
Secondo De Luca, due sono i dati importanti per la Campania, che dimostrano la buona tenuta della nostra regione a questa terza ondata di contagi. Da una parte il numero non elevato di letti occupati nelle terapie intensive (160, metà rispetto a regioni in zona arancione), a conferma del lavoro di contenimento e controllo. Dall’altra un contenuto numero di decessi per Covid: 5400 (6 volte in meno della Lombardia).
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De Luca vaccini: “La macchina funziona, ma mancano le dosi!”
La campagna vaccinale in regione intanto prosegue senza sosta. “È un lavoro a cui stiamo dedicando tutte le nostre giornate e le nostre nottate” dichiara il governatore. Assicurando che “le vaccinazioni continueranno anche in questi giorni festivi, con i centri vaccinali aperti 12 ore al giorno.” La macchina dei vaccini funziona malgrado la regione abbia 15mila dipendenti sanitari in meno rispetto a altre regioni meno popolose (es. Emilia Romagna, Lombardia). “Per fortuna abbiamo avuto la disponibilità di molti medici (circa 13mila in più) che hanno aderito alla campagna di vaccinazione e che ci stanno dando una mano.”
Il problema riguarda tuttavia le forniture di sieri vaccinali. “Sono poche in generale, ma meno ancora di una specifica marca – e cioè Moderna. Abbiamo chiesto al commissario Figliulo nuovi criteri di distribuzione dei vaccini.” Moderna si conserva a temperature meno rigide rispetto altri. Quindi è meglio conservabile in farmacia e può essere usato anche nelle vaccinazioni a domicilio. “Vogliamo fornirci di vaccini e completare la vaccinazione entro l’estate, per tornare alla vita normale. Dobbiamo farcela!” Riguardo all’accordo con Sputnik, chiarisce: non si tratta di scavalcare EMA o AIFA, ma di utilizzare vaccini più moderni, efficaci con le varianti.