Decreto anti rave: il ministro degli Interni Piantedosi ha annunciato il decreto contro i Rave party. Il decreto è stato annunciato al termine del Consiglio dei ministri. Il nuovo decreto prevede pene da 3 a 6 anni di reclusione e multe da mille a diecimila euro. Dura la risposta delle opposizioni.
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Decreto anti rave: annuncio del ministro Piantedosi


Al termine del Consiglio dei ministri il titolare del Viminale Matteo Piantedosi ha annunciato il nuovo decreto anti rave party. Il nuovo decreto prevede la pena di reclusione da 3 a 6 anni e multe da 1000 a 10000 euro per i partecipanti e gli organizzatori. Per gli ultimi le pene sono maggiori. Il ministro Piantedosi assicura: “Questa misura era già in previsione, ma è stata resa urgente anche dai fatti di queste ultime ore.” Ci si riferisce al rave party non autorizzato nel Modenese. In esso 3.500 giovani hanno occupato abusivamente uno stabile. Sul nuovo decreto è intervenuta anche la presidente del consiglio Giorgia Meloni. La Meloni ha dichiarato: “Vogliamo dare il messaggio di non essere diversi dalle altre nazioni in Europa. L’impressione che abbiamo dato è di lassismo nel rispetto delle regole e della legalità. Non voglio dare impressione che l’Italia sia una nazione dove si può delinquere.”
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Decreto anti rave: duro attacco di PD e Più Europa
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Decreto anti rave: duro attacco di Alleanza Verdi e Sinistra


Sulla vicenda è intervenuto anche l’onorevole Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra. Quest’ultimo ha dichiarato: “Ho studiato attentamente la norma sui rave presentata da Meloni e Piantedosi e posso affermare che con questa disposizione i rave non c’entrano nulla. Verranno colpite le manifestazioni di protesta che possono andare da occupazioni di Università, scuole o mobilitazioni per questioni ambientali. È una norma liberticida e fascista che addirittura prevede una pena di sei anni con introduzione di misure restrittive che normalmente si applicano ai mafiosi. Pensiamo a chi si raduna in più di 50 senza autorizzazione in un parco pubblico per festeggiare il 25 aprile. Nei loro confronti vengono applicate le misure di prevenzione antimafia. Quella approvata dal Governo Meloni è una norma che ricorda la Russia di Putin. Infatti, dal 2004 ormai è quasi impossibile esercitare il diritto di protesta pacifica in Russia.”