La bozza del Decreto Sostegni bis è al vaglio del Consiglio dei Ministri. Finanziato con 40 miliardi di extra deficit approvato dal parlamento, sosterrà le categorie più colpite. Tra le righe, presenti i ristori, stop a tasse, sconti sugli affitti, reddito di emergenza e proroga di smart working.
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Decreto Sostegni bis: nel fine settimana sul tavolo del Consiglio
Tra le novità, vi è una riguardante tutti gli italiani che hanno contratto il Coronavirus. I guariti al Covid 19avranno diritto ad un ticket per effettuare visite specialistiche ambulatoriali gratuite. Le prestazioni mediche, per le quali si avrà diritto all’esenzione, dovranno essere destinate al monitoraggio post malattia.
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Ecco cosa prevede il Decreto Sostegni bis
- Automatici, con lo stesso schema e importo di quello di marzo, senza necessità di presentare istanza;
- Basati sul periodo 1 aprile 2020 / 31 marzo 2021, in confronto allo stesso periodo nell’anno 2019/2020.
Per quanto riguarda l’Imu, è prevista l’esenzione della prima rata di giugno sugli immobili in cui è esercitata l’attività d’impresa. Prorogata al 31 dicembre l’esenzione dal versamento del canone patrimoniale di occupazione del suolo pubblico. Inoltre, è stato istituito un fondo da 600 milioni per i Comuni che utilizzeranno la riduzione della Tariffa rifiuti. La Plastic Tax, invece, entrerà in vigore il 1° gennaio 2022. Prorogato anche il reddito di emergenza per altri due mesi, giugno e luglio. Lo smart working, nel settore privato, potrà essere prorogato fino al 30 settembre 2021.
Gli under 36 potranno acquistare la prima casa con agevolazioni sulle imposte indirette. Per le famiglie in difficoltà, sarà istituito un fondo da 500 milioni per acquistare beni alimentari e per pagare affitti e bollette.
Per i commerciali colpiti dalle chiusure, verrà sospeso il canone Rai; mentre, gli sgravi sugli affitti per coloro che hanno ricavi non superiori a 10 milioni o con perdite di fatturato di almeno del 30%, saranno estesi fino a maggio.
Nella bozza, è presente anche una parte riservata allo sport. Con un fondo di 61 milioni, le società sportive iscritte al coni potranno rimborsare le spese per effettuare i tamponi necessari allo svolgimento delle gare.