Di Maio Conte reddito cittadinanza, e un amore finito male. Il ministro degli esteri, ex vice premier, spalla di Conte (attuale leader del Movimento 5 Stelle) lancia frecciatine pesanti. Lo fai nei confronti di tutti. Da Salvini a Meloni passando per Conte. Non risparmia nessuno. Soprattutto l’uomo che ha preso il suo posto all’interno del Movimento 5 Stelle. Di Maio infatti rivendica alcune battaglie come proprie dicendo che Conte si sta soltanto prendendo i meriti. Insomma dall’amarsi all’odiarsi il passo non è così lungo come sembra. Di Maio e Conte lo stanno dimostrando.
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Di Maio Conte reddito cittadinanza: l’attacco al leader pentastellato
Partiamo dall’attacco a Conte da parte di Luigi Di Maio. Sugli altri leader di fatto le stoccate sono comunque pesanti ma in questo caso si tratta di un attacco a un ex compagno di movimento. “Il decreto dignità e il reddito di cittadinanza sono due leggi che ho firmato io da ministro del lavoro“. Afferma l’attuale ministro degli esteri. “Conte ora si sta prendendo i meriti di queste battaglie” sostiene. “Prometto che resterò coerente con il progetto e l’impianto che mi sono prefissato” afferma poi. “Quello di un paese che non sfascia i conti ma che vuole crescere con responsabilità”. Poi torna sulle sue misure: “Il taglio dei parlamentari, la legge elettorale magari con preferenze, così come il tema del decreto dignità” racconta. “Tutto andava e va maggiormente affrontato. Così come bisogna continuare la battaglia sul salario minimo”.
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Di Maio Conte reddito cittadinanza: l’attacco verso Calenda
Con Calenda si sà, Di Maio non nutre ottimi rapporti. Soprattutto dopo che il leader di Azione l’ha definito un “venditore di bibite”. “Questo razzismo e questa discriminazione sui lavori fanno schifo” dice Di Maio senza mezzi termini. “Un sacco di ragazzi fanno gli steward allo stadio, vendono le bibite agli eventi e con questi lavori, alle volte, mandano avanti una famiglia”. Per questo: “Bisogna rispettare certe persone e non usare un tono dispregiativo verso una professione umile“. Poi continua: “I lavori umili ti forgiano la personalità. Per questo dico ai ragazzi che ascoltano le parole di Calenda di non vergognarsi per il lavoro che fanno”.
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Di Maio Conte reddito cittadinanza: la stoccata finale per Salvini
“Nel primo governo Conte è stato Salvini che ha provocato una vera e propria crisi in piena estate buttando giù il governo” afferma Di Maio. “Da una parte c’era la responsabilità di una nazione e dall’altra gli interessi personali e di partito”. Da qui mette in guardia l’altra leader della destra. “Per questo immagini avverrà lo stesso con Giorgia Meloni“. Di Maio infatti dice: “Io conosco Salvini e le specialità della sua casa. Inizierà a picconare chi sta davanti a lui nel governo sin dal primo giorno“. Questo dunque il parere sul comportamento che assumerà il leader del carroccio nel caso Meloni dovesse trovarsi davanti a lui nel Governo. Infine: “Io lavoro per non far andare la destra al governo e portare la coalizione progressista alla vittoria”.