Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio si mostra preoccupato per la situazione sbarchi. La sua richiesta è quella di sospendere i finanziamenti alla Guardia Costiera della Tunisia. La decisione mira a mettere in tavola un piano organizzativo limpido e reale, senza sotterfugi.
Ti consigliamo come approfondimento – La vicenda Open Arms trova giustizia in Senato?
Di Maio contro Tunisi: “Prima l’organizzazione e poi i fondi”


Luigi Di Maio si mostra preoccupato per la questione sbarchi. Il ministro è favorevole agli sbarchi per aiuti umanitari, ma bisogna moderarli per la sicurezza nazionale. C’è bisogno di un piano ben organizzato per evitare che si ripetano situazioni come quelle di Caltanissetta e Porto Empedocle, dove sono fuggiti diversi migranti ospitati. C’è bisogno di collaborare con Tunisi per prevenire flussi migratori incontrollati, organizzando un piano di rimpatrio fatto di massimo 400 persone alla volta.
L’obiettivo è quello di rimpatriare tutti i migranti un po’ per volta, cosi come arrivano. La Guardia Costiera Tunisina riceve oltre 6 milioni di euro l’anno dall’Italia, ma nonostante ciò la situazione rimane critica.
Ti consigliamo come approfondimento – Salvini in tour: contestazioni e piazze vuote, i sondaggi “piangono”
Di Maio contro Tunisi: le conseguenze dello scontro
È in corso un nuovo accordo, in modo che già dalla Tunisia sequestrino in loco le barche pronte a partire. Il piano è quello di emulare la cooperazione con Tirana per fermare i flussi dall’Albania.
La cooperazione sarà di tipo bilaterale. Verranno valorizzate le istituzioni locali per offrire opportunità di crescita e sviluppo e facilitare gli investimenti per le imprese italiane nella regione mediterranea, ma al momento sono stati sospesi i 6.5 milioni di euro in attesa di un accordo migliore.
Ti consigliamo come approfondimento – Conte vs Salvini, il duello continua
Cos’è successo a Caltanissetta e Porto Empedocle
Intanto, mentre Di Maio e il Ministro degli Interni Valeria Lamorgese sono in missione proprio in Tunisia, continuano gli sbarchi a Lampedusa, con un totale dei migranti ancora enormemente superiore rispetto ai posti disponibili.