Per i 4 milioni di italiani affetti da diabete di tipo 2, sono in arrivo ottime notizie. Anche in Italia è disponibile un nuovo farmaco di ultima generazione: il semaglutide. Semaglutide unisce, rispetto ai farmaci attualmente disponibili, una superiore efficacia del controllo della glicemia e del peso corporeo a benefici per il cuore e, in ultima analisi, alla riduzione del rischio di complicanze del diabete.
Ti consigliamo come approfondimento – Millennials: la condanna a morte della Generazione Y
Diabete, presentato semaglutide: ecco le proprietà del nuovo farmaco
Prima di essere messo in commercio, semaglutide è stato oggetto di un ampio programma di studi clinici. Tali studi hanno dimostrato l’efficacia della nuova molecola. Confrontato con un altro farmaco del recettore Glp-1, infatti, semaglutide ha ridotto la HbA1c (emoglobina glicata). Analogamente, valutato testa a testa con un inibitore del Dpp-4, ha mostrato una riduzione quasi tripla, a seconda del dosaggio, rispetto agli 0,5 punti percentuali con il Dpp-4.
Il nuovo farmaco si avvale inoltre di due punti di forza: riduzione del rischio cardiovascolare e calo del peso corporeo. Due punti di fondamentale importanza, supponendo che circa il 40% di persone affette da diabete di tipo 2 tende ad essere in sovrappeso. Tenere contemporaneamente sotto controllo glicemia e peso è certamente un importante vantaggio.
Ti consigliamo come approfondimento – Diabete, possibile curarlo e prevenirlo con un vaccino
Cos’è il diabete di Tipo 2
Tra le cause che portano all’insorgere della malattia abbiamo:
- Fattori ambientali;
- Trasmissione ereditaria: che espone famiglie o addirittura intere popolazioni alla malattia;
- Obesità;
- Vita sedentaria e stress: impongono al pancreas un lavoro aggiuntivo, aumentando il fabbisogno di glucosio e quindi di insulina.
Ti consigliamo come approfondimento – Asl Napoli 3: visite e screening gratuiti con “Pienz’ a salut e puort’ n’amico”
Italiani affetti da diabete: le parole degli esperti
D’altra parte, Carlo Bruno Giorda, direttore della struttura complessa di malattie metaboliche e diabetologia dell’ospedale Maggiore di Chieri, Asl 5 di Torino, ha affermato che in Italia le persone con diabete godono di un buon controllo della malattia. Nonostante ciò, solo poco più del 50% degli affetti presenta un valore di emoglobina glicata inferiore al 7%. L’emoglobina glicata è una forma di emoglobina usata principalmente per identificare la concentrazione plasmatica media del glucosio per un lungo periodo di tempo ed è una fondamentale soglia per le linee guida di cura della malattia.
Proprio per queste ragioni, il nuovo farmaco potrebbe essere fondamentale per combattere il diabete. E tu che ne pensi?