NAPOLI – Lunedì 20 maggio si è tenuta la V edizione del Digital Music Forum 2019. L’atteso appuntamento, dedicato all’industria musicale nazionale, si è svolto presso il Complesso dei Santi Marcellino e Festo dell’Università Federico II. Titolo dell’incontro: “La musica in Italia, nuove forme di creazione e fruizione. Strumento di valorizzazione dei beni culturali materiali ed immateriali”. Ospite d’onore il rapper napoletano Anastasio vincitore della scorsa edizione di X Factor. (Leggi anche – Expo Franchising 2019: a Napoli il business si trasforma in opportunità)
Digital Music Forum 2019, a Napoli la V edizione
Il Digital Music Forum si rivolge al mondo musicale contemporaneo. È l’unico evento in Italia in cui i principali player del settore fanno il “punto” sulle tendenze artistiche e le scelte del mercato musicale, che continua a vedere in crescita il numero dei suoi occupati.
Napoli si posiziona terza in Italia per il numero di startup registrate. Questo dato ha convinto la Federico II a puntare forte sul settore per dare al musicista maggiori competenze. “Il fermento culturale e artistico di Napoli merita un aggregatore che faccia da industria musicale – dice Ferdinando Tozzi, presidente dell’Associazione Campania Music Commission – Oltre al talento, i nuovi artisti farebbero bene a informarsi anche su marketing, uso della tecnologia, aspetti legali e contrattuali.
Digital Music Forum 2019: tra la musica e le nuove tecnologie
Alla presenza di esperti della FIMI (Federazione dell’industria musicale italiana) e delle case discografiche Sony e Warner, si è parlato di come il digitale e le nuove tecnologie hanno influenzato il rapporto tra il mondo musicale e i fan. Ecco perché nel 2014 è stato creato il Digital Music Forum.
La stessa ricerca dei talenti, oramai, avviene mediante le piattaforme multimediali. L’enorme possibilità di scelta a prezzi irrisori pone il fan al primo posto e, grazie al download, è divenuto estremamente più facile ed economico esportare un artista nel mondo. Fattori che hanno prodotto 228,5 milioni di euro di fatturato discografico registrato nel 2018 (+2,6% rispetto al 2017).
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Digital Music Forum 2019: le parole di Anastasio
Da dove parte la passione e l’esigenza di esprimersi attraverso canzoni e parole in versi?
“Fin da bambino nel rap ci vedevo un surrogato del discorso. Iniziai per gioco ascoltando il rap con le parolacce che ti fanno sentire ribelle. Poi quando ti soffermi sul testo capisci che dietro c’è un bisogno dell’artista. Le parole sono password: sbloccano i pensieri“.
Chi sono i tuoi grandi maestri? Derivano da loro i temi che affronti?
“Più che maestri li chiamerei stimoli. Dopo la prima infarinatura di rap, sono andato indietro nel tempo, e da qui derivano le mie cover. Ogni tema è l’espressione dell’artista quindi specchio del contesto in cui vive. Io credo che bisogna cercare le proprie certezze per fare arte. Infatti per me la cosa più importante è rendere un testo perfetto scegliendo con cura parole e argomenti. Quando mi confronto con colleghi, sui temi, quello che mi distingue è la voglia di dire qualcosa anziché appartenere a qualcosa. Infatti gli ultimi veri stimoli li ho avuti da chi non aveva interessi né economici né di apparire“.
Parlando di certezze, nel tuo brano (“Correre” ndr) dici: “sono sicuro soltanto del fatto che sono insicuro”. Cosa significa?
Come ti rapporti con il digitale?
“Quello che penso è che il web sia per l’artista solo un’opportunità da cavalcare. La sua dispersione supporta l’industria che pur di vendere ti standardizza. In pratica vedono cosa cerchi, cosa vuoi e te lo danno. Quando parlo di musica lo faccio da ascoltatore e, in quanto tale, voglio essere stimolato e non agganciato alla coscienza comune“.