Covid, ISS vara nuovo protocollo: “2mt di distanza e quarantena vaccinati”

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Distanziamento quarantena vaccino

Distanziamento quarantena vaccino – L’Istituto Superiore di Sanità ha rilasciato nuove raccomandazioni per evitare il contagio. Due metri di distanza a tavola e quarantena anche per i vaccinati: questo è quanto dichiarato nel rapporto da poco stilato da Inail, ISS, Aifa e Ministero della Salute. I cambiamenti su alcune disposizioni riguardano anche i vaccini ai positivi e i test diagnostici.

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Distanziamento quarantena vaccino: le conseguenze delle mutazioni

Distanziamento quarantena vaccinoAlla fine del 2020, il mondo ha conosciuto anche le varianti della SARS-CoV-2. Queste mutazioni sono responsabili, in Italia, di più del 50% delle infezioni, aumentando la facilità di contagio e il livello di letalità. Proprio per questo motivo, Inail, Iss, Aifa e Ministero della Salute hanno stilato un nuovo rapporto. Il documento contiene un insieme di norme, alcune aggiornate, volte a migliorare il contenimento del Covid-19. Le novità riportate riguardano:

  • La distanza tra due soggetti;
  • La quarantena anche per chi è vaccinato;
  • La polifunzionalità dei test diagnostici;
  • Le modalità di vaccinazione per chi ha contratto il virus.
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Distanziamento sociale vaccino e mascherine

Distanziamento quarantena vaccino Secondo il rapporto “Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione”, la distanza tra due soggetti deve essere di 1 metro. Tuttavia, in occasione di consumo di cibo o bevande sarebbe opportuno “aumentarla fino a 2 metri laddove possibile e specie in tutte le situazioni in cui venga rimossa la protezione respiratoria”.

Per quanto riguarda la mascherina e l’igiene delle mani, non vi è alcuna modifica. La raccomandazione è quella di rispettare rigorosamente, come sempre, tali misure.

Distanziamento quarantena vaccino: test diagnostici e quarantena per i vaccinati

Distanziamento quarantena vaccinoL’arrivo delle varianti ha reso necessaria una misura per mapparle e isolarle. “I test diagnostici molecolari real-time PCR devono essere multi-target”. Questo significa che i tamponi rileveranno più geni del virus, non solo presenza della proteina Spike. In tal modo si avrà traccia anche di possibili varianti.

Inoltre, anche coloro ai quali è stato somministrato il vaccino, in caso di contatti con positivi al Covid-19, dovranno dovranno “adottare le stesse indicazioni preventive valide per una persona non sottoposta a vaccinazione”. Non vi sarà distinzioni per tipo di vaccino o dosi ricevute, né per tempo trascorso dalla somministrazione. Il cittadino che ha ricevuto il vaccino e che ha avuto contatti con un positivo deve rimanere in quarantena per 10 giorni. Al termine di questi, dovrà eseguire un tampone molecolare o un test antigenico. Se il risultato sarà negativo, potrà terminare il proprio periodo di isolamento.

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Distanziamento quarantena vaccino: la somministrazione ai guariti dal Covid

Distanziamento quarantena vaccinoUna delle novità più importanti riguarda coloro che hanno già contratto il Coronavirus e sono guariti. Chi è stato positivo potrà essere vaccinato con una sola dose, anche se non nell’immediato. “È possibile considerare la somministrazione di un’unica dose, purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dall’infezione e entro i 6 mesi dalla stessa”. La decisione è stata presa in quanto i pazienti che hanno già avuto il Covid, seppur con rischio ridotto, possono contagiarsi nuovamente.

Le persone in condizioni di immunodeficienza che hanno già contratto il virus, invece, “devono essere vaccinate quanto prima e con un ciclo vaccinale di due dosi”.