Divieto fumo Milano: 16 multe dall’inizio dell’anno

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Divieto fumo Milano, la nuova norma non è stata rispettata e sono già scattate 16 multe dall’inizio dell’anno. Otto verbali sono stati fatti perché non è stata osservata la distanza di 10 metri tra il fumatore e altre persone prevista dalla nuova regola. Quattro invece sono stati erogati perché i trasgressori hanno acceso la sigaretta sotto una fermata del bus. Altrettante multe sono arrivate per non aver rispettato il divieto in alcune aree per bambini.

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Divieto fumo Milano: già 16 trasgressori multati

Aumento sigarette, Divieto fumo MilanoDivieto fumo Milano entrato in vigore da poco ha già fatto le prime “vittime”. Da inizio anno la Polizia Locale avrebbe infatti già erogato ben 16 multe per l’inosservanza del divieto di fumare all’aperto. Il divieto è valido per strada, alle fermate dei bus ma anche ai tavolini dei bar quando non si rispetta la distanza di dieci metri dalle altre persone. Delle 16 multe ben otto sono state emesse proprio per non aver rispettato tale distanza. Quattro sono state erogate a persone che avevano acceso la sigaretta sotto la fermata dei bus. Ulteriori quattro a trasgressori che non hanno rispettato il divieto all’interno di aree giochi dedicate ai più piccoli.

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Il divieto tanto discusso è entrato in vigore: cosa prevede la normativa?

Nuovi aumenti sigarette, Divieto fumo Milano Con l’inizio del 2025 a Milano è entrata in vigore la nuova normativa che vieta di fumare all’aperto. Il Regolamento per la Qualità dell’Aria è stato approvato dal Consiglio Comunale nel 22. Lo scopo è quello di amplificare le restrizioni per i fumatori. I divieti erano già previsti alle fermate dei bus o all’interno di parchi e strutture sportive. Il divieto riguarda solo i prodotti del tabacco e quindi dalle nuove regole sono escluse le sigarette elettroniche. Per i trasgressori sono previste ammende che vanno dai 40 ai 240 euro. 

Attraverso una nota il Comune di Milano fa sapere che:

“si tratta di un provvedimento che ha l’obiettivo di contribuire a ridurre il PM10. Ossia le particelle inquinanti nocive per i polmoni, e quindi di migliorare la qualità dell’aria della città. Tutto a tutela della salute dei cittadini e delle cittadine. Comprendendo altresì la protezione dal fumo passivo nei luoghi pubblici, frequentati anche dai più piccoli”.