Cacciato Djokovic Australia annulla il suo visto d’ingresso dopo aver bloccato il tennista numero uno al mondo per 7 ore nell’aereo. A notte inoltrata il Governo australiano ha deciso di cacciare Djokovic dal paese. Il serbo ha già annunciato che farà ricorso attraverso i suoi legali.
Ph dalla pagina Facebook ufficiale di Novak Djokovic
Djokovic si trovava in Australia per partecipare agli Australian Open di tennis. Il serbo non essendo vaccinato aveva presentato ai medici del torneo un esenzione medica per “problemi cardiaci”. L’esenzione per quanto sia stata considerata da molti sospetta era stata accettata permettendo al tennista più forte del mondo a partecipare al torneo. Mentre però Djokovic era già in aereo il primo ministro australiano aveva tenuto una conferenza sulla vicenda. “Aspettiamo e vediamo quali elementi fornisce. Se la documentazione fosse insufficiente, verrebbe trattato come tutti gli altri. Non ci sono regole speciali per Novak Djokovic”. All’arrivo del serbo le autorità hanno analizzato il suo visto e hanno deciso di annullarlo. Secondo le indiscrezioni i documenti presentati per dimostrare l’esenzione dal vaccino non sono stati considerati validi. Dopo circa 7 ore d’attesa sull’aereo, il serbo è stato costretto a lasciare il paese.
Djokovic pronto a fare causa: convocato l’ambasciatore
Il primo ministro australiano ha spiegato che le prove offerte dal tennista erano insufficienti per accettare l’esenzione. “Le regole sono regole, nessuno è al di sopra”. I legali del tennista hanno già annunciato di essere pronti a fare ricorso. Sarà un giudice australiano adesso adecidere se la richiesta del serbo sia valida. In Serbia intanto la tensione era già scoppiata mentre Djokovic si trovava bloccato in attesa dei controlli. “Sono scioccato da quello che sta succedendo a Novak. Non posso credere che qualcuno si dia il diritto di molestare il miglior atleta del mondo in questo modo. La Serbia è con te”. A dirlo il ministro serbo dello sport. Nella serata di ieri l’ambasciatore australiano sarebbe stato chiamato per un colloquio in Serbia. Il mondo dello sport sembra essere d’accordo con la decisione. Il direttore dell’Australian Open ha invece assicurato che Djokovic non ha ricevuto trattamenti di favore.
Djokovic resta in Australia in attesa della sentenza
Secondo gli ultimi aggiornamenti Djokovic nella mattinata sarebbe stato spostato in una stanza di albergo. Ci resterà fino a lunedì, giorno fissato per l’udienza dal giudice. La sua sospensione dal paese e quindi dal torneo è stata al momento sospesa. C’è quindi ancora una possibilità che il tennista numero uno al mondo possa restare nel paese australiano e partecipare al torneo.