Donna velo aggredita: una giovane donna che indossava il velo perché mussulmana è stata aggredita e picchiata da altre tre donne. La violenta aggressione è avvenuta in provincia di Venezia. La giovane è stata portata in ospedale e ha denunciato l’aggressione alle Forze dell’Ordine. Altre aggressioni denunciate dalla comunità della città.
Una giovane donna mussulmana è stata aggredita e picchiata perché indossava il niqab, il velo che copre l’intero corpo della donna. Si tratta del velo che copre anche il volto, lasciando scoperti solo gli occhi. La violenta aggressione è avvenuta a Marghera, in provincia di Venezia. La ragazza è stata aggredita da tre donne che l’hanno prima offesa e poi presa a calci e pugni. Il velo della donna è stato ridotto in brandelli. Tra le accuse a lei rivolte, una donna le avrebbe detto: “Ma come ti sei vestita, questa sembra un fantasma. Queste non sanno nemmeno che in Italia non si può andare in giro conciati in questo modo.” A raccontare l’accaduto è Sanuara, la giovane che vive in Italia da più di 15 anni. La donna è la moglie di un imam locale, la giovane donna stava passeggiando per le stradine della città quando è stata aggredita.
La giovane mussulmana ha denunciato alle Forze dell’Ordine l’aggressione avvenuta mercoledì 7 dicembre. In compagnia dei suoi due figli e dell’anziano padre la giovane stava passeggiando, quando due donne l’hanno iniziata ad insultare. Poco dopo è sopraggiunta una terza donna che si è unita alle due negli insulti. A difendere Sanuara c’era l’anziano padre. L’uomo avrebbe dichiarato: “In cosa vi avrebbe danneggiato il suo velo?”. Le parole dell’uomo hanno però scatenato alla violenza le tre donne. Infatti, le tre donne hanno deciso di picchiare la giovane donna. La donna è stata presa a calci alle gambe per farla cadere a terra e poi pugni al volto fino a strapparle il niqab. Le tre donne, in seguito, sono fuggite e hanno fatto perdere le proprie tracce.
Donna velo aggredita: altre aggressioni e violenze
A raccontare la vicenda è stato anche il fratello della donna a “Il Messaggero”. Il ragazzo ha detto: “Poco dopo sono arrivati dei vicini. Non solo non l’hanno aiutata, ma hanno aggiunto che in fin dei conti era colpa sua. Perché se non si vuole andare incontro ai guai non ci si veste in quel modo”. Accompagnata al pronto soccorso dal personale sanitario intervenuto sul posto è stata dimessa con cinque giorni di prognosi. Il portavoce della comunità del Bangladesh presente in città ha parlato della vicenda. Egli ha detto: “Non è la prima volta che accade continuiamo a subire aggressioni verbali sui mezzi pubblici, in strada, ovunque. Rapinano i nostri negozianti, insultano le nostre donne se portano il velo. Siamo stufi di questa situazione, vogliamo essere protetti”. Intanto in città sono comparsi volantini che denunciano l’aggressione subita da Sanuara e la scritta: “Portare il velo non è reato”.