Dpcm Natale è corsa alle prenotazioni per spostarsi entro il 20 dicembre

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Dalla pagine Facebook ufficiale di Giuseppe Conte

Il Dpcm di Natale esposto da Giuseppe Conte (scarica qui il pdf) durante la diretta di ieri è stato chiaro: gli spostamenti tra regioni durante queste feste non saranno concessi. La prospettiva di un lockdown anche durante le feste natalizie non è però piaciuto agli italiani. La volontà di passare il Natale insieme a tutta la famiglia ha spinto molti già nelle scorse ore serali a prenotare in massa biglietti di treni e bus per spostarsi. 

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Dpcm Natale: impennata delle prenotazioni 

Dpcm La chiusura delle regioni, che secondo il nuovo Dcpm di Natale partirà dal 21 dicembre, ha spinto gli italiani ad agire diversamente. Le prenotazioni di autobus e treni ad alta velocità hanno già quasi fatto il tutto esaurito. Le date gettonate sono quelle tra il 18 e 20 dicembre. Quindi pochi giorni prima dell’inizio delle restrizioni esposte da Conte. La scelta degli italiani sembra essere la stessa che accadde a Milano a marzo: una grande fuga. Gli spostamenti tra regioni sembrano converge sempre verso il Sud. Trenitalia rende noto che già tre Frecciarossa nelle tratte pomeridiane del 18 dicembre sarebbero tutte esaurite. Le tratte nello specifico sarebbero: 

  • Roma – Lecce;
  • Milano – Reggio Calabria;
  • Milano – Napoli. 

Anche Flixibus, rende noti gli stessi dati. Le prenotazioni per il 18 e 19 dicembre da Milano per Napoli e da Roma per Napoli sarebbero vicine all’esaurimento. 

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Dpcm Natale: aumento dei controlli tra Regioni 

Dpcm La velocità del tutto esaurito si può spiegare anche per le regole di capienza che ancora vigono sui mezzi pubblici dal passato Dpcm. Solo il 50% dei vagoni sarà riempito. La grande fuga sembra essere già stata presagita dal Viminale che dice di essere pronto con un aumento dei controlli. Il ministro dell’interno Luciana Lamorgese infatti afferma: “Le forze di polizia continueranno a svolgere i controlli necessari con l’impegno e l’equilibrio di sempre.” I controlli saranno aumentati soprattutto nelle stazioni dove presumibilmente ci sarà il rischio maggiore di affollamento. La volontà è quella di non voler rivedere le stesse immagini della stazione di Milano a marzo, ma le premesse finora non sembrano dare rosee speranze.