Con il nuovo Dpcm Novembre 2020, che entrerà in vigore da domani 6 novembre fino al 3 dicembre, l’Italia intera è stata divisa in tre zone: gialla, arancione e rossa. La Campania, più volte candidata – sia dal sindaco di Napoli de Magistris, sia dal presidente della Regione Vincenzo De Luca – a zona rossa, contro ogni aspettativa è stata classificata come “zona gialla“. A farlo presente è il premier Conte durante la conferenza stampa di ieri, in cui sono stati spiegati tutti i punti del nuovo Dpcm. Sembra però che il governatore non abbia accolto positivamente il bilancio del Governo sulla sua Regione.
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Dpcm novembre 2020: l’ira di De Luca


Poco dopo la conferenza stampa sul nuovo Dpcm, l’ira di De Luca si scatena su tutti i suoi social, compresa la piattaforma della Regione Campania. Queste le sue dichiarazioni sulle nuove misure varate: “L’ultimo Dpcm stabilisce il blocco della mobilità dalle 22:00 alle 5:00. Sembra francamente che sia una misura più che contro il Covid, contro il randagismo“. E continua: “Ci si domanda inoltre, cosa sia cambiato rispetto ai due mesi passati. Quando il ministro dell’Istruzione ci ha ripetuto che mai e poi mai si sarebbe chiusa l’attività all’interno delle scuole“.
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Tra l’altro, i provvedimenti socio-economici richiesti dalla Regione Campania – misure di detassazione, congedi parentali e bonus baby sitter – non sono stati accolti dal Governo. Fermo restando che il presidente della Regione Campania avrebbe preferito misure omogenee su tutta l’Italia. Del resto la diffusione dei contagi – più o meno grave – è sparsa sull’intero territorio nazionale. Proprio per questo De Luca scarica a Conte e a tutta la macchina governativa “La responsabilità sanitaria e sociale conseguente a scelte sempre ritardate, sempre parcellizzate“.
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E la scuola?


Sembra che sul punto scuola Vincenzo De Luca non voglia mollare la presa. A breve la Regione Campania dovrebbe emanare una nuova ordinanza, più restrittiva del nuovo Dpcm. Difatti, nella “zona gialla” è consentita la didattica in presenza, tranne che per le scuole superiori di secondo grado. A quanto pare invece, il governatore continuerà con la linea più restrittiva in Campania, lasciando chiuse tutte le attività scolastiche.