Draghi Forza Italia in un terremoto. Il partito viene scosso dall’ira di Berlusconi, scontento per le scelte del neo premier. Brunetta e Carfagna non sono i nomi proposti dal cavaliere. Il partito scende dal 33 al 6% negli ultimi sondaggi. Tajani riceve una nomina di contentino, ma altri tre candidati lasciano il partito per passare nelle braccia di Toti. C’è aria di cambiamenti e di nuove alleanze politiche?
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Draghi Forza Italia in crisi, Berlusconi in collera?
Tutto ha inizio con la lista dei ministri tenuta tanto segreta, o forse il problema è nato ancor prima. Berlusconi propone tre nomine a ministro: Tajani, Bernini e Ronzulli. Tuttavia, le scelte di Draghi sono state diverse. Così il Cavaliere si scaglia contro il banchiere. “Che cosa? Passi per Gelmini, ma Brunetta? No, avevo indicato Tajani e Bernini, non è una terna in cui ci riconosciamo.” Queste le parole del leader di Forza Italia adirato al telefono dopo la notizia rilasciata dal Colle. Così Brunetta prende il posto di Tajani, che avrebbe dovuto sostituire Di Maio e Carfagna assalta Bernini. I due forzisti, insieme a Ronzulli, vengono contentati di nomine in limine. Tajani diviene coordinatore nazionale di Forza Italia e Bernini la sua vice. Ronzulli, invece, responsabile dei rapporti con gli alleati; mentre Occhiuto prende il posto di Gelmini a capogruppo.
La scelta di Draghi si spiega con una logica alquanto oggettiva. Il premier avrebbe posto Tajani di valore equivalente agli altri leader di partito. Pertanto, se fosse entrato nella rosa dei ministri avrebbe portato con sé i nomi di Salvini, Meloni e Renzi. Infattibile.
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Draghi Forza Italia da abbandonare, tre addi al partito
Qualcuno ha mosso l’accusa di inseguire il posto di una poltrona più sicura. “Se fossi veramente in cerca di posti, non sarebbe meglio pensare ad un passaggio nella Lega o in Fratelli d’Italia? Le mie note, le mie agenzie, le mie interviste, la mia linea è sempre stata antisovranista ed europeista la mia scelta è stata politica.” Continua così l’ex deputato di Forza Italia. “La mia volontà di cambiare, senza polemica con Forza italia, è quella di poter dare al Paese qualcuno che capisca cos’è la piazza e capisca cosa vuole la gente che oggi è scontenta, la politica secondo me in tutti questi anni non l’ha capito cosa avvenivia in giro con la gente. Chiediamoci perché Forza Italia dal 33% è passato al 6%, avremmo dovuto fare un po’ di autocritica“